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Dopo la mucca pazza, il nostro Paese ha sperimentato anche la primavera pazza, la più pazza a memoria d’uomo. Ma come tutte le cose, buone o cattive, anche questa è passata. Guardiamo avanti. Dietro l’angolo c’è già un altro grosso avvenimento: le elezioni europee. Tutti gli appuntamenti elettorali hanno storie diverse. Quello di domenica prossima ne ha più d’una. Partiti per i quali gli elettori avevano già recitato il “De profundis” sembrano uscire risuscitati come Lazzaro dalle bende che avvolgevano i loro cadaveri…
In questi giorni i social sono particolarmente animati dai tanti interventi dei membri dei diversi gruppi locali che stanno prendendo, via via, coscienza della grande opportunità che questi mezzi offrono a ciascuno di “poter dire la sua” su argomenti che interessano tutti i cittadini. Face book, in particolare, per l’immediatezza del passaggio dei messaggi è la zona preferita dai più. Come in ogni vicenda della vita sociale, anche lì si registrano, talora, eccessi e tentativi di strumentalizzazioni politiche e ideologiche.
Usciti da un inverno che definire anomalo è un eufemismo, siamo entrati nella primavera, la stagione dei fiori, della memoria della Passione e della Resurrezione di Cristo, delle rondini, delle ginestre odorose, dei primi ombrelloni aperti sulla spiaggia, della prima esperienza del reddito di cittadinanza e... delle elezioni europee, altro appuntamento elettorale, tanto per cambiare... Silvi si prepara alla nuova stagione balneare con tante aspirazioni e altrettanti timori.
Le recenti elezioni regionali hanno rivoluzionato la presenza dei consiglieri a Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale a L’Aquila. Alla vigilia, in verità, non era una vittoria scontata e, soprattutto, di tali proporzioni quella di Marsilio e dei partiti che lo appoggiavano (+ 19% rispetto a Legnini e alle 8 liste che lo sostenevano e +29,32 rispetto a Sara Marcozzi), per via della forte personalità di Legnini e della fuga di piccoli cespugli dal centrodestra che, alla fine, si sono rivelati inconsistenti.
Il 10 febbraio andremo a votare per la seconda delle tre volte in un anno: nel giugno 2018 ci furono le amministrative, a febbraio le regionali e tra qualche mese voteremo per il rinnovo del Parlamento europeo. Due appuntamenti dai quali è lecito attendersi tutto. Lo testimonia l’elezione a sorpresa di un deputato PD il 20 gennaio in Sardegna nel Collegio di Cagliari. Di questa ultima elezione, altro dato sorprendente è la percentuale dei votanti (poco più del 15%!). Il PD “risorge”?
È Natale, la Festa per eccellenza della bimillenaria tradizione cristiana. Natale nella sua accezione letterale e sostanziale significa “nascita” di Gesù, con buona pace di chi tenta di contaminarla e contrabbandarla con altri significati che nulla hanno a che vedere con la storia e con la realtà. Per noi cristiani il Natale è questo ed è solo questo. Tutto il resto è soltanto un inutile tentativo di sminuire un avvenimento che è la pietra miliare della fede cristiana. Ovviamente, ognuno è liberissimo di festeggiare quello che vuole il 25 dicembre, e ha pure tutto il nostro pieno rispetto.