Politica sui cookie per Silvi15
Questa è la Cookie Policy per Silvi15, accessibile da www.silvi15.it

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.

Cerca su Silvi15


 

Visita il sito della

Corale "P.G. Lerario"

lerario banner

 

 


 

 

Per le vie del Borgo

Libro-borgo

Guarda il video 

di presentazione

CLICCA QUI

editorialeAltro che poeti e naviganti, Silvi è diventata terra di sognatori e visionari! Ben vengano questi ultimi, ma occorre che siano dotati di una certa padronanza d’intenti, altrimenti si ottengono solo incubi e inganni, ovvero il meglio del peggio. Ormai sono anni che i silvaroli ascoltano un basso politichese fuori dai tempi se pensiamo all’evoluzione culturale soprattutto giovanile che gli attuali momenti ci offrono. Anacronistiche dunque certe uscite verbali che fanno pensare a scopiazzamenti raffazzonati qua e là, negandosi di fatto l’originalità che merita invece il visionario positivo (Giordano Bruno ci perdoni!).

periscopioLa Pista Ciclabile silvarola è cominciata male e rischia di finire peggio. Ad oggi, non è dato sapere quando ricominciano i lavori per il secondo tratto, anzi è stato dato al 15 ottobre scorso ma niente, è tutto fermo. Non si sa se la Ditta esecutrice sia la stessa, voci di corridoio dicono che abbia rinunciato all’appalto. Tantomeno si sa della fine dei lavori, anzi si sapeva ed era niente poco di meno che il 6 settembre scorso, ma poi tra la sospensione estiva e la Giunta azzerata la data si è persa alle “calende greche”. Si è saputo ufficialmente invece, che i Lecci secchi sono tali perché messi a dimora nel periodo sbagliato e quindi da sostituire, che i Rosmarini (centinaia!) sono tutti da rimuovere per l’errore madornale di non essere quello “prostrato”, ovvero la specie che cresce in orizzontale e non in verticale.

periscopioAll’insegna del circolo vizioso! Ho perso il conto di quante volte questo Periscopio si è sgolato sui provvedimenti inutili, anzi peggiorativi riguardo all’erosione delle coste marine. I primi “pennelli” vennero installati a Silvi sud una decina d’anni fa e già allora era deducibile da esperienze su Montesilvano e poi su Città Sant’angelo che essi non avrebbero fatto altro che spostare l’erosione a nord del Paese. Non solo, ma avrebbero altresì scombussolato il sistema secolare delle correnti creando delle sacche di insinuazione delle acque con danni irreversibili. Casi estremi sono verificabili nell’ultimo stabilimento balneare Il Sorriso, che sebbene circondato da pennelli e barriere rimane una malinconica palafitta. Stessa cosa sta succedendo negli stabilimenti La Darsena, Forza Sette, Il Puntino, anche essi tra due pennelloni e con una barriera soffolta davanti!

periscopioSilvi Paese, ultimo atto. D’altra parte, una commedia durata fin troppo tra Ordinanze non rispettate, ZTL nate per i residenti e morte seppellite da macchine anonime, una Loggia insudiciata da oli, urine umane (i cani reclamano!), con i suoi parapetti improvvisati a tavoli all’aperto su cui lasciare di tutto…Un attacco ambientale a 360 gradi, difficile crederci raccontato di petto ma inevitabile se si tengono presenti centinaia di fotografie scattate dai Cittadini residenti, che impotenti hanno assistito a scene in cui orde di consumatori di vivande arrivati ‘last minute’ lasciavano i loro resti indecorosi.

periscopioPoca fede, miracolo negato… Conseguenza, parte di Silvi sbertucciata. Nonostante pennelli e pennelloni, la situazione delle spiagge tra i grandi alberghi e il Fanciullo rimane precaria, utilizzando un eufemismo suggerito dalla pìetas. La tensione è alta, si taglia a fette non solo tra i balneatori ma anche tra villeggianti che si vedono improvvisamente le onde addosso sotto l’ombrellone in prima e seconda fila, che sono costretti a camminare sulla sabbia polverosa e frammista a sassi proveniente dal recente ripascimento. La spiaggia è ridotta in media a cinque-sei metri con scalone finale sull’orribile ripascimento che i balneatori cercano di addolcire ogni mattina, cercando di far trovare una battigia accettabile e senza sassi.

periscopioHai voluto la bicicletta? Adesso pedala! Sì, ma dove… Dobbiamo rimettere il dito sulla piaga, la costruenda pista ciclabile. Ma senza girare il coltello sulla ferita, bensì prendendo atto con pacata razionalità di un malcontento generale che ormai è diventato un passa parola sul viale. Provare per credere, basta fermare un passante qualsiasi (disinteressato alla politica) e chiedergli cosa ne pensa di questo progetto in corso di realizzazione: si innesca un discorso quasi unilaterale che spesso si trasforma in logorroico sfogo, come se si avesse avuta la possibilità di tirare fuori un rospo che da tempo invadeva la psiche di chi tutti i giorni “guarda e passa” curandosi però di loro, degli operai che in buona fede lavorano per portare la pagnotta a casa.

Copyright © 2024 www.silvi15.it. All Right Reserve.
Partner of Joomla Perfect Templates