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Si prospetta un ottobre ricco di appuntamenti di cui facciamo cenno nella rubrica “Silvi News”. Si parte già da questo pomeriggio con l’incontro sulla Democrazia partecipativa all’Elena Resort organizzato dal Comitato Silvi Sud nel quale si farà anche il punto sulla situazione della zona sud della città con l’intervento di funzionari del Comune. Sabato prossimo, 21 ottobre, si terrà un interessante convegno curato dalla nuova associazione “Smart Silvi” all’Abruzzo Marina Hotel sul “Turismo sostenibile e intelligente” al quale parteciperanno operatori del settore, esperti e amministratori pubblici.
La fine dell’estate è sempre un momento particolare per la nostra città. C’è chi tira un sospiro di sollievo perché sa che è finito il tempo della confusione, dei rumori, delle notti insonni, dei parcheggi introvabili e delle multe selvagge... C’è anche chi si fa prendere dal magone perché rimpiange la vita, la movida, il sole, la spiaggia e i tuffi nel nostro bel mare... Ci sono quelli che tirano le somme sull’andamento delle loro attività per individuare le ragioni del loro successo o le cause degli scarsi risultati ottenuti.
Che strana estate quella di quest’anno!.. Un giugno e, finora, un luglio così “estivi” non si vedevano da tempo immemorabile. Niente pioggia, tantissimo sole e senza quella cappa di afa che ha creato problemi e incendi in tante altre regioni. Insomma, c’erano tutte le condizioni per fare di questo periodo il tempo ideale per le vacanze. Invece la maggior parte degli operatori turistici di Silvi (albergatori, agenzie di appartamenti estivi, stabilimenti balneari, affittacamere ecc..) si stanno leccando le ferite e intrecciano le dita pensando all’immediato futuro, quando restano poco più di 30 giorni per rifarsi.
“…E la chiamano estate…” cantava Bruno Martino, principe dei Night e della canzone melodica italiana anni ‘60/’70. E noi, cari lettori, come possiamo chiamare “estate” quella che è iniziata da pochi giorni, vista la situazione “imbarazzante” in cui la nostra città si trova? Le cose, indubbiamente, non andavano a gonfie vele, ma silurare una nave carica di passeggeri perché non navigava a pieno regime è parso a molte persone (dei diversi schieramenti politici) una sorta di “carognata”.
Eccoci a commentare un altro mese della nostra vita cittadina. Non è per niente facile, questa volta. Abbiamo registrato fatti che hanno segnato, nel bene o nel male, passaggi talora decisivi per la nostra città. Sulle due sponde del fiume del tempo che scorre sono arroccati armi in pugno i sostenitori delle opposte fazioni. Rimane un fatto: Silvi non ha più una sua amministrazione comunale, ma è retta da un commissario prefettizio. Cosa indubbiamente non inedita dalle nostre parti ma che rappresenta pur sempre una disfatta per la politica nostrana.
“Son tornate a fiorire le rose...”. Iniziava con queste parole una bella canzone italiana degli anni ’30 che noi, nati nel dopoguerra, abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalla voce, dai mandolini, dalle chitarre e dalla fisarmonica dei “Catucchi”, un quintetto strumentale formato da ultrasessantenni che a cavallo degli anni ’70 e ’80 caratterizzava le serate estive silvarole nei bar, nei ristoranti, negli hotel e, talora, su strade e piazze con le canzoni, i valzer, i tanghi, le polche, le melodie delle operette musicali e i primi “ritmi” del fox...