Il 10 febbraio andremo a votare per la seconda delle tre volte in un anno: nel giugno 2018 ci furono le amministrative, a febbraio le regionali e tra qualche mese voteremo per il rinnovo del Parlamento europeo. Due appuntamenti dai quali è lecito attendersi tutto. Lo testimonia l’elezione a sorpresa di un deputato PD il 20 gennaio in Sardegna nel Collegio di Cagliari. Di questa ultima elezione, altro dato sorprendente è la percentuale dei votanti (poco più del 15%!). Il PD “risorge”? Nei quattro anni precedenti il PD era passato dal 40% dei voti nelle europee del 2014 al 19% nelle politiche dell’anno scorso. Stiamo assistendo al fenomeno della Lega che, nel giro di soli 9 mesi, ha scalzato il M5S (almeno stando ai sondaggi…) dal posto di primo in classifica raggiungendo il 37%. In politica nulla è mai più scontato. Nella nostra regione non più di tre mesi fa il centrosinistra era dato, per suoi demeriti, spacciato. Oggi una simile evenienza sembra essere messa in dubbio. E’ bastato tirare fuori dal cilindro il nome di Giovanni Legnini, una vecchia gloria del’ancien régime, oppure il centro destra e M5S in Abruzzo hanno perso dei colpi? La vicenda della scelta non subito condivisa del candidato presidente potrà influire sulle scelte degli elettori? In medio stat virtus. Ovvero le ragioni sono un pò nell’una e un pò nell’altra delle due ipotesi. Una cosa è certa: i partiti e i movimenti politici non “godono”, come si dice da noi, se non si fanno del male da soli. Non resta che attendere due settimane per scoprire cosa c’è dentro questa specie di uovo di Pasqua che saranno le elezioni regionali. Ultima, doverosa, annotazione: Silvi ha gettato nella mischia ben sei candidati, senz’altro troppi per essere certi che avremo finalmente un consigliere regionale silvarolo. Appare incredibile la mancata candidatura della nostra concittadina Simona Astolfi nella lista del M5S. Avrebbe avuto concrete chanches di successo dal momento che nel “Movimento” provinciale non ci sono candidati che hanno un portafoglio di voti (1.700) come lei e che in precedenza sono stati eletti consiglieri e deputati con molto meno voti di preferenza!... Mi auguro solo che non si è trattato del solito tiro mancino contro Silvi da parte delle lobby politiche teramane… I candidati silvaroli sono tutti rispettabili e degni di essere votati. Speriamo che qualcuno di loro riesca a pescare anche in… “acque territoriali diverse”, come hanno fatto in precedenza tantissimi ex consiglieri regionali di altre zone della provincia. Un impegno, però, come silvaroli lo dovremmo assumere tutti: votiamo i partiti che più ci convincono, ma diamo la preferenza ai candidati/te nostri concittadini… In bocca al lupo alle elettrici, agli elettori e, in particolare, agli aspiranti consiglieri regionali…