Guarda il video di presentazione |
Che senso ha? Il ripascimento sulla spiaggia silvarola è una novità degli ultimi dieci anni. Mai avremmo immaginato di importare sabbia da altri paesi o di sconvolgere i nostri fondali prossimi alla riva per asportarne la quantità per “sopravvivere” una stagione, che è sempre più breve. Fior di milioni di euro non solo per un intervento inutile e umiliante,ma dannoso all’ecosistema e alla cultura turistica che vive della genuinità di ciò che si ha e di ciò che si è, semplicemente. Si dirà che certi stabilimenti balneari devono lavorare…Bene, non ha più senso distribuire quegli stessi soldi spesi per rovinare tra essi in compensazione al lavoro compromesso? Invece no, macchine, turbine, mastodontiche ruspe si preparano ogni anno ad invadere le nostre spiagge per ripianarne la riva, depositando migliaia e migliaia di metri cubi di sabbia che il primo mare “da levante” rimuoverà puntualmente con una “leccata”!
Invece no, sembra una estate balneare come sempre. Abbandonati i guanti rimangono le mascherine, ma anche queste ormai sembrano diminuire a vista d’occhio e appare sempre più improbabile il loro uso con l’inevitabile caldo torrido che ci aspetta. Bar e ristoranti di Silvi vanno riempiendosi e le distanze imposte e predisposte sono evidenti, ma la sensazione è di una tolleranza assoluta tra gestori, clienti e Forze dell’Ordine. Le spiagge altrettanto e c’è da scommettere che piano piano del Covid si eviterà anche di trattare, almeno nella pausa estiva.
Giorni fa, l’Assessore Febbo dell’Amministrazione Regionale ha annunciato alle Associazioni dei balneatori l’apertura della stagione balneare al primo giugno, senza manco aspettare il Decreto del Governo centrale inerente alla “fase due”. Ovvia uscita propagandistica a cui seguiranno altri politicanti, sempre pronti ad accontentare a chiacchiere ben consci che non possono farlo con i fatti. È da dedurlo sulla scorta di dati oggettivi che rileviamo sulla fase attuale. Per il 25 aprile e il Primo maggio è già partita l’allerta per le Forze dell’Ordine di contenimento delle uscite in piena spiaggia, quindi immagino di nuovo elicotteri e droni a caccia di amatori del primo sole e di cocciuti runner, cosa che da sola dimostra l’abisso che separa la realtà dalla speranza di riapertura della spiaggia tra solo un mese.
Insomma, sembra che a Silvi come in tutta Italia non si osservino le regole anticovid. La voglia di vivere una vita normale dei Cittadini vince la paura, esplode per adesso sul nostro viale e probabilmente tra poco sulla spiaggia. A farne le spese maggiori è la discutibilissima mascherina non solo poco utilizzata dai nostri giovani, ma anche umiliata, infilata al polso, al gomito, alla gamba…insomma, relegata in posti remoti dalla bocca come feticcio da scardinarne virtù e concezione. Altro che rispetto del severo protocollo di utilizzo e la moltitudine degli attori è tale che rende vano l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Silvi15 compie gli anni, numerosi anni attraversati da tanti momenti lieti, di successo ed anche di entusiasmo, insieme ad altri di difficoltà legate soprattutto ad una moltitudine di problemi logistici. Mai avremmo pensato ad un dramma come quello che stiamo vivendo col Coronavirus capace di abbattere fisico e morale, di insinuarsi invisibilmente in una società non preparata a concepirlo, più che a combatterlo. Eppure “il vento soffia ancora, sussurra canzoni tra le foglie…”. Tutto si ferma ma per ripartire, magari diversi e migliorati, con la coscienza capace di prendere nota più di quello che abbiamo, che di quello che vorremmo.