Il consigliere Ferruccio Benvenuti si è dimesso. La notizia non passa inosservata, non può e infatti non ci passa. Immediatamente, ci si interroga sulle motivazioni, pochi credono a quelle che Ferruccio molto elegantemente e bonariamente descrive in un comunicato, molti invece intuiscono quelle che probabilmente sono  e che nulla toglie alla dignità, semmai ne potenzia la portata confermando la stima verso l’uomo, il politico, il giornalista. Con la nascita della nuova aggregazione del centro destra silvarolo, il Popolo di Silvi, Ferruccio Benvenuti ha dovuto scegliere tra il compromesso con quelli legittimati dal voto e la sua idealistica visione della politica, soprattutto locale. Dopo una campagna elettorale all’insegna del nuovo ed essenzialmente della decisa volontà di non creare alleanze con gli amministratori uscenti, si è ritrovato all’opposizione con gli stessi. Un centrodestra diviso pure all’opposizione deve apparso troppo ai dirigenti di partito regionali (gli stessi che candidarono il “paracadutista”, il “leone d’abruzzo”!), così si è decisa una forzata riunificazione anche se all’interno si sarebbero ritrovati “cani e gatti”, anche se la recente Amministrazione Vallescura ha permesso laceranti strappi sul piano politico, tali da non poter concepire più una coalizione per comuni intenti tra certi assessori clamorosamente defenestrati ed altri rimasti a guida del governo fino alla fine. Nel “riunificare”, i suddetti dirigenti hanno dovuto prendere atto che non potevano più prescindere dal dottor Marini che ha perso le ultime elezioni, ma ha vinto clamorosamente sul piano personale, dimostrando almeno per il momento che senza di lui il centrodestra è e rimane perdente. Inevitabile quindi, che il dottor Marini si confermi come leader indiscusso, che a lui sia riposta ogni strategia politica per la preparazione delle future tornate elettorali e che attorno a lui ruoti l’intera coalizione del Popolo di Silvi. Ferruccio Benvenuti ha optato per la sua politica e anche se ciò lo allontana dalla competizione partitica, ha dimostrato fieramente il suo coraggio di fare un passo indietro di fronte ai numeri che legittimano la presenza di altri, ma anche un passo avanti di qualità verso l’idea di una politica nuova se non originale. Tutto è rimesso a ciò che saprà fare il dottor Marini, sicuramente vaccinato contro le “influenze” regionali e perfettamente cosciente delle persone che gli girano attorno attualmente, sia per subdolo interesse e sia perché credono al suo modo di amministrare, ormai consolidato nella politica silvarola. Quindi e al momento  il comportamento di Ferruccio Benvenuti è impeccabile e candido, distante anni luce rispetto alla figura politica che cerca di stare dentro a tutti i costi, tra le persone che ha odiato e dalle quali è stata odiata.