Politica sui cookie per Silvi15
Questa è la Cookie Policy per Silvi15, accessibile da www.silvi15.it

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.

Cerca su Silvi15


 

Visita il sito della

Corale "P.G. Lerario"

lerario banner

 

 


 

 

Per le vie del Borgo

Libro-borgo

Guarda il video 

di presentazione

CLICCA QUI

periscopio

Succede di far guerra a qualcuno, giusta o ingiusta che sia, e ricevere complimenti e pacche sulle spalle da gente che lo fa per godere delle tensioni altrui, gente che telefona per incitare, per congratularsi. Questa categoria può apparire d’acchito la peggiore tra le cosiddette “persone istruite al bar”, che lanciano il classico sasso e nascondono la mano. Ma c’è sempre di peggio, ovvero gente che non dorme la notte se qualcun altro fa… la pace! E anche questa gente telefona, ma per rammaricarsi della pace avvenuta, stizzita e avvelenata dalla propria guerra che si porta dentro, pur senza sapere le motivazioni profonde e personali di altri che possono avvolgere e coinvolgere un rapporto di amicizia leso e poi sanato.

Ci sono pervenute in Redazione lettere da pubblicare che criticavano una pace fatta, dalle quali si evinceva forte rammarico verso chi ha ritenuto che una amicizia infranta da annose incomprensioni andasse ricostituita ad onore dell’intelligenza e di una stima di fondo tutto sommato consistente. Ci è parso subito opera di sciacalli che orbitano nella Silvi bruttissima, in cerca di dissidi altrui per sfogare la propria inettitudine ed incapacità di assumersi la responsabilità di quello che dice e fa. Le lettere erano accompagnate da indirizzi mail con tanto di nome e cognome… fittizi! È chiaro che si tratta di gente vile per natura, che evita il confronto anzi lo teme rifugiandosi dietro la leccamentosa personalità. Che fare? Cestinarle sarebbe stata la cosa più facile, invece no, il direttore, a cui erano personalmente inviate, decide di pubblicarle, come fa con tutte le altre che gli pervengono trattandole come se quei nomi fossero “veri”, stando al loro gioco! Fin troppo semplice il gioco infantile di chi si sente penosamente realizzato con questi accorgimenti e c’è da immaginare la sua incontenibile rabbia ritrovandosi in questo trafiletto. Ma aldilà di questi soggetti che scelgono di sotto-stare in comunità e in politica alimentandosi di quotidiano veleno prodotto dal proprio fegato, rimane la riflessione verso uno spaccato di società malata, che nega e si nega la sana etica sociale, universale e perfino misericordiosa che muove un inno di festa alla pace da qualunque parte provenga, di contro cova rancore su soluzioni pacifiche di altri, senza minimamente conoscerne fatti e antefatti ; si badi, non è che questi individui non sappiano cosa sia la pace, perché quando ne parlano la loro bocca è tanto piena di parole da ulcerarsi l’ingordo esofago tra Natale e Pasqua, ma semplicemente non riescono a darne esempio concreto nei fatti. La loro miseria va oltre, si pensano furbi…!

Copyright © 2024 www.silvi15.it. All Right Reserve.
Partner of Joomla Perfect Templates