“Capo branco (senza forza e potere) dei lupi di centrosinistra” è la definizione offerta da Luigi Colantonio al neo Sindaco Comignani sull’articolo da lui firmato e pubblicato nel numero di giugno e a pag. 5 di Da Leggere. E nello stesso, non fa mancare il suo disprezzo  “…all’altro pezzo del Centrodestra capitanato dall’ingenuo Ferruccio Benvenuti e seguito dai dissidenti… Anna Paola Mazzone, Sergio Adonide e Gianni Di Febo, nemici di Forza Italia ieri e fraterni suicidi di oggi…” Sono costretto a ripubblicarlo, perché una fantomatica lettrice di quel giornale, supposta Mariuccia D’Annunzio, riferisce nel numero di agosto di Da Leggere che “la frase è stata ripresa da un altro giornale locale che fa della polemica la propria arte”. Vi invito ad andare a rileggere quel pezzo e riferitemi poi da dove si evince. O forse è un lapsus della stessa e onirica signora, che vuole parlare “dell’arte” di Da Leggere? Certo è, che sarà chiamata dalla Legge a riferire, ma non solo, dovrà anche spiegare  sulla “disfatta della lista” di centrodestra che io avrei contribuito a formare e che avrei sostenuto alle elezioni del 25 maggio (sensazionale!).  Chiede delle “cantonate” di Colantonio che io in sede opportuna dimostrerò una per una, e qui ne cito una delle più gravi, quella giudiziaria: chieda Signora senza volto (dubito che l’abbia) al Colantonio, perché non si è presentato ad un processo in cui le sue accuse totalmente infondate, furono sonoramente rigettate dal Pubblico Ministero, gli chieda quanta umiliazione gli costò accusare senza senso e prove, per dar sfogo al suo malanimo. Se Lei non conosce certi retroscena del Colantonio, supposta signora, come si permette di contestare le mie affermazioni e soprattutto di accollarmi avvenimenti elettorali ridicoli, inventati di sana pianta? Ma dal momento che definisce il mio “un articolo pieno di dure offese e grandi falsità” e che io avrei tirato in discussione persino le “disavventure familiari” del Colantonio (cosa di cui mi sono sempre guardato bene, semplicemente per mia etica!), lei per me ha infamato e diffamato e sarò lieto di sentire dalla sua viva voce le sue giustificazioni davanti al Magistrato. Ma, magari finisse qui…Nella pagina della “risposta” del Colantonio nello stesso numero di Da Leggere, appare un articolo di fondo “Solidarietà al nostro direttore editoriale” che sarebbe stato scritto e firmato dal Comitato di Redazione dello stesso giornale; il condizionale è imposto, perché almeno parte dei componenti dello stesso Comitato da me contattato per notificare le mie intenzioni, si è dissociato fermamente dai contenuti, in quanto l’articolo è stato pubblicato a propria insaputa! Insomma, qualcuno ha firmato quel comunicato…per altri! Egregio Direttore Rosario Di Blasio, cosa dirà in merito all’Ordine dei Giornalisti? Nel suo giornale si pubblica senza il consenso dei firmatari? Sentiremo il signor Colantonio riferire anche su questo, dopo averci presentato l’effimera Mariuccia D’Annunzio (bel nome!).  Insomma, la solidarietà che paventa Colantonio è solo nella sua mente, a che vale tirare in ballo una Mariuccia inesistente, una montagna di lettere che non vedremo mai, un Comitato di Redazione che si dissocia…se non per dimostrare la propria solitudine? D’altra parte, la verità dei fatti è sulla coscienza di tutti i silvaroli e quando si è dalla sua parte…basta sedersi sulla sponda del fiume e attendere…