Politica sui cookie per Silvi15
Questa è la Cookie Policy per Silvi15, accessibile da www.silvi15.it

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy qui. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.

Cerca su Silvi15


 

Visita il sito della

Corale "P.G. Lerario"

lerario banner

 

 


 

 

Per le vie del Borgo

Libro-borgo

Guarda il video 

di presentazione

CLICCA QUI

Amarcord
Le belle estati a Silvi di Gabriele Ferzetti

04-gabriele ferzettiEra un signore di quelli d’antico stampo. Si muoveva con eleganza in teatro e sullo schermo, ma aveva lo stesso stile nella vita privata: Gabriele Ferzetti (all’anagrafe Pasquale) ha vissuto gli anni indimenticabili della “Perla dell’Adriatico” ed è passato a miglior vita il 2 dicembre 2015, all’età di 90 anni. La sua famiglia era originaria di Atri, ma lui era nato a Roma il 17 marzo 1925. Era un talento artistico non per caso, ma per passione e volontà. Furono infatti oltre cento i film a cui partecipò con personaggi del calibro di Aldo Fabrizi, Curzio Malaparte, Michelangelo Antonioni, John Huston e il grandissimo Sergio Leone. Trascorreva le sue estati a Silvi e c’è ancora qualche vecchio marinaio che lo ricorda, così come non passavano inosservati i suoi soggiorni sull’arenile in compagnia di donne stupende.
Come Vivi Gioi, il nome d’arte di Vivienne Trumpy, una delle più popolari attrici durante gli anni del cinema dei telefoni bianchi che amava passeggiare sul lido con la sua frotta di pechinesi. Don Gabriele, come lo chiamavano a Silvi, amava Silvi e i silvaroli, senza distinzione alcuna. Qualcuno, in maniera affettuosa, quando aveva appena 15 anni, lo chiamava “lu matte”: stava infatti seduto per ore dinanzi allo specchio e “parleje pure da sole”. Certo, non potevano conoscere la passione di Ferzetti per il teatro e la recitazione. Parlava talmente piano che percepirne le parole diventava difficile per chiunque. Ma fu facile scoprire l’arcano: Ferzetti si esercitava a recitare pagine di Shakespeare e di altri autori che poi porterà in quasi tutti i teatri del mondo.
Spesso era ospite dei Pacchione, una delle famiglie più antiche di Silvi, e girava con una Cadillac col tettino apribile, fermandosi spesso al Kursaal. Nella sua casa estiva il pesce fresco non mancava mai. Doveva aver fatto una propaganda notevole se, dopo o contemporaneamente a lui, a Silvi arrivarono attori e attrici del calibro di Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello o la famiglia di Claudio Gora.
Un maestro che tutti i silvaroli omaggiarono, anche da parte di quelli che l’hanno solo sentito nominare. E alla sua morte, la perdita di un sincero amico, molti di essi hanno voluto tributargli l’ultimo saluto, in ricordo di quel paese mitico e di quel signore del teatro e del cinema che contribuì a fare di Silvi la “perla dell’Adriatico”.

Copyright © 2024 www.silvi15.it. All Right Reserve.
Partner of Joomla Perfect Templates