ALLA VITA
(Mario Mancinelli)
Ancora ti cerco /e tu forse non sai / lontano dal mio petto / ti vedo. Ti giuro ti amai, questa sera non vieni… / sono triste: non più mi appartieni. / Mi guardo intorno e spero. / Ricordo i bei giorni, / mi aggrappo al pensiero: / una speranza… Tu torni!? / …oh vita…sei vera? / Dove sei?...non c’era. / Ecco, un lume si accende, / lo scuote già il vento. / Si fa tenue…risplende. / Tosto si spegne. Lo sento / che piange e cerca fremente / la sua vita fuggente…
Marito, padre, nonno eccezionale, appassionato soldato in marina, giornalista, osservatore politico, attivista nell’ambiente e nella salvaguardia degli animali, sensibile e fattivamente attivo nelle politiche sociali per la difesa dei più deboli, cultore di ogni argomento contemporaneo o passato che raccontava, insegnava, trasmetteva con competenza di conoscitore e l’affetto e la pazienza del genitore. Mario Mancinelli, poeta. Un nome conosciuto, un nome con il viso di un uomo, vero, per tutti, con tutti...
Lettera a papà…
“Caro papà,
Tua figlia, Maura, ti scrive e ciò che scorrerà dalla penna non sarà il dolce saluto che seguirà di tua moglie e tua figlia Stefania, né la silenziosa sofferenza di tua figlia Lorella, primogenita, ma il tormento di non averti parlato, dell’averti solo detto con leggerezza “Ciao pà ci vediamo dopo” anche se quel dopo non è mai arrivato. Ti scriverò delle cose di vita perchè io non ti ho salutato; dell’innesto tra arance e mandarini, della morsa che stringe il legno, del nutrire, annaffiare, riparare motori, costruire, ingegnare, risolvere, inventare, trovare soluzioni. Dirò di te, della metrica della poesia, delle citazioni in latino, del tuo Dante Alighieri a memoria, ma anche di Galilei, Battisti, Bonocore, Mogol, Foscolo. Mario, papà, mio padre, era un uomo geniale: mentre mi insegnava a curare le malattie degli animali spiegava perchè il sole si alterna alla luna, citando Gesù per confortare momenti difficili. Eri l’innesto, l’acqua, la cura, eri scienza e conoscenza, eri soprattutto coscienza. Stefania, la tua amata figlia ti scrive “un breve attimo ha spezzato lunghi anni di amore che ci hanno legato con un filo indissolubile di ricordi ed emozioni. Hai combattuto una lotta impari senza lamentarti mai, dalle tue labbra solo e sempre parole di luce, di speranza”. Nevia, tua moglie, aggiunge “sei stato un padre attento e severo, insieme, tenero e premuroso. Hai insegnato alla tua famiglia il rispetto per gli altri, l’astensione dal giudizio, la comprensione per tutti. Con me, per me, il tronco d’ulivo, forza, ombra, riparo. Sei stato il più forte di tutti quando il Signore ha voluto mandarci Marilù, bisognevole di attenzioni e anche nei momenti di buio sei stato il sorriso, il sostegno, lo stimolo ad andare avanti”. Custodiremo nel cuore i ricordi per il “paese tuo che sta sulla collina” come tu definivi l’amata Silvi Alta e questo articolo è per i silvaroli perché parla di uno di loro, di te così com’eri, diretto, tenero, duro, sincero. I compaesani ti ricorderanno per essere piccolo e grande, umile e pieno di te, presente e discreto. E adesso “dormi sonni tranquilli” come ti diceva ogni sera la tua amata figlia Marilù e sogna, corri, vola libero e sereno, ma pur sempre legato a noi perché in noi vivrai per sempre”.
Maura Mancinelli
Nel 2018 è stato edito il libro “La mia poesia” di Mario Mancinelli, vincitore del premio nella giornata mondiale della poesia. Moglie e figlie sono disponibili a chi voglia riceverlo in dono per leggere e ricordare il caro Mario.