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Uni3^Età “Terre del Cerrano”

12 Bini uni3 etaLa Uni3^Età ha concluso il primo ciclo di incontri culturali dell’Anno Accademico 2023/2024 con due incontri dedicati alla cultura regionale. Il primo è stato tenuto dal prof. Antonio Bini, già dirigente del Turismo alla Regione Abruzzo, che ha trattato il tema “L’Abruzzo dei santuari e dei cammini verso il Giubileo 2025”. Il prof. Bini nel corso della presentazione dei luoghi di culto situati in varie parti della regione, attraverso immagini e foto proiettate sul grande schermo, ne ha evidenziato il grande valore artistico, storico e religioso, arricchendo la sua dotta esposizione con aneddoti e testimonianze dirette di prelati, personaggi della cultura e giornalisti stranieri con i quali ha avuto rapporti di amicizia e di reciproca stima.

La presentazione dell’Abruzzo con i suoi santuari, i cammini, i personaggi e le vicende storicamente documentate, fatta da Antonio Bini è stata molto più di una semplice esposizione proprio perché, da attento osservatore dei fenomeni legati alla religiosità, all’arte e all’interesse che l’Abruzzo ha destato e continua a suscitare in studiosi, viaggiatori, scrittori e giornalisti italiani e stranieri, ne sa cogliere i significati e la rilevanza sia sotto il profilo della religiosità e della fede, che in quello della caratterizzazione del brand “turismo religioso” che consente alla nostra regione di entrare da competitor nei mercati nazionali e internazionali.
12 Blasiotti Uni3EtaL’ultimo appuntamento, quello con la prof.ssa Giorgia Blasiotti, che ha parlato del viaggio poetico a Silvi nei primi del ‘900, è stato un tuffo nella poesia, un tuffo nel limpido mare di Silvi nel 1909, con la lettura e il commento dei versi del poeta aquilano Pasquale Bafile dedicati alla nostra città “O Silvi mia” quasi a personificarla e sentirla donna con un sicuro rimembrare le rime di Leopardi che nel 1828 aveva scritto “A Silvia”. Un succedersi di lettura di versi e visioni delle immagini di cartoline datate tra il 1900 e il 1920, dei celeberrimi dipinti di Celommi con i pescatori e le donne sulla spiaggia, delle fotografie di d’Annunzio e dei suoi amici avvolti in un lenzuolo bianco sulla spiaggia di Francavilla del convento di Michetti, immagini delle stazioni de L’Aquila nei primi del Novecento e della stazione di Silvi nel 1906, proprio in quegli anni in cui il poeta Bafile viveva a Silvi nei “lunghi estivi giorni, graditissimi soggiorni”. Una parafrasi visiva che ha ricostruito con rigore metodologico la storia di quegli anni, dalla marina al paese cantato da Bafile, dalle lampare alle uve finissime della collina di Silvi, dal sorriso del pescatore Onorato Vernise, che trasmette il sapere sui pericoli del mare ai figli, dai cenacoli culturali che aspettano il poeta aquilano nella nostra città conversando con Celestino De Lauretis di Atri, con Vincenzo Roselli di Anversa degli Abruzzi, con l’esimio prof. Giovanni De Caesaris di Penne fino al gran falò (Lu Ciancialone) che l’amministrazione del Comune provvede ad accendere ogni anno su quel “nido di milvi” che è Silvi Alta. Il percorso culturale poetico è culminato con un approfondimento sul vero cognome di Gabriele d’Annunzio, attraverso i documenti ufficiali, ricostruzioni familiari, atti di nascita e d’adozione contenuti nel libro scritto nel 1938 da Amedeo Rapagnetta, cugino del Vate.
Gli incontri riprenderanno l’11 gennaio con la prof.ssa Stefania Pompeo, docente di Lettere e membro dell’Istituto Abruzzese di ricerche storiche, con l’intervento “Il cappello di paglia nell’economia tra Marche e Abruzzo nei sec. XIX - XX”.

12 Uni 3 Eta Blasiotti

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