Nomina degli scrutatori
STRUMENTALI E INESATTE LE CRITICHE
La consigliera Beta Costantini chiarisce come stanno le cose

Si è riunita lo scorso 18 gennaio la Commissione elettorale del Comune di Silvi in adunanza pubblica preannunciata sul sito web e con apposito manifesto già 3 giorni prima, per procedere alla nomina dei 56 scrutatori che andranno a comporre il seggi elettorali alle prossime elezioni regionali del 10 febbraio 2019. La predetta all’unanimità ha deciso di nominarli, scegliendoli tra quelli appartenenti all’albo tenuto presso il Comune, aventi oltre ai requisiti di legge (consistenti nel possesso della licenza media e nell’iscrizione delle liste elettorali del Comune), quello dello stato di inoccupazione, studente non lavoratore e disoccupazione. Requisiti questi ultimi, oltre che mutevoli, difficili da accertare, non disponendo il Comune di un database utile in tal senso nè potendo la Direzione Provinciale del Lavoro garantire un servizio di tal genere negli strettissimi tempi previsti dalla legge in materia elettorale. Sicchè si è deciso, sempre all’unanimità, di rimettere la individuazione degli scrutatori tramite un criterio misto e cioè per un terzo per estrazione e per la restante parte per nomina diretta da parte dei membri della Commissione, con conferma , al momento della notifica,a mezzo autocertificazione da parte del soggetto nominato del possesso dei requisiti aggiuntivi (studente non lavoratore, disoccupato, inoccupato) per ricoprire detto ruolo.
Ciò perchè se si fosse proceduto completamente per estrazione (Non essendo e non potendo essere per l’albo degli scrutatori un elenco di soli inoccupati o disoccupati) si sarebbe corso il rischio di un numero notevole di rinunce (nelle ultime elezioni ci sono state fino a 91 sostituzione, per un totale di 147 notifiche) a fronte della dichiarazione negativa dello scrutatore, con allungamento dei tempi e il rischio di non costituire i seggi entro i tempi richiesti dalla normativa elettorale.
Detti rischi, invece,si riducono notevolmente con la nomina diretta dello scrutatore da parte dei membri della Commissione in quanto scelto solo se e in quanto si conosca la situazione occupazionale in cui versa il medesimo, con esclusione ovviamente di chi è, notoriamente, professionalmente o lavorativamente impegnato. In tal modo si è permesso agli elettori che versano nelle situazioni individuate dalla Commissione di poter svolgere detto servizio alla Comunità e all’Ente di assolvere al proprio compito in materia nel rispetto assoluto della legge, contemperando i vari interessi in gioco, in maniera imparziale e trasparente, senza distinguere per appartenenza politica e/o amici e/o nemici. Invece, la minoranza nonostante abbia partecipato ai lavori della Commissione li critica a posteriori dicendo molte inesattezze tra cui la disponibilità di tempo per l’estrazione considerato che la data della elezione era nota da mesi. Ciò non è vero perchè la Commissione può procedere a detto adempimento solo tra il 25° e il 20° giorno antecedente la data delle consultazione. D’altra parte la modalità di nomina è stata concordata da tutti i membri della Commissione elettorale e tutti gli iscritti all’albo possono accedere ai verbali CEC e all’albo depositati presso l’ufficio elettorale.

Beta Costantini