Egr. Direttore, è la prima volta che intendiamo scrivere un articolo sul suo mensile.
Non l’abbiamo fatto, come Gruppo, nel periodo pre e post elettorale ed i motivi sono vari.
Ci permettiamo ora di chiederle con gentilezza di pubblicare quanto in allegato, ringraziandola anticipatamente.
Siamo stati spettatori degli ultimi due ripascimenti morbidi effettuati sul litorale di Silvi.

In ambedue i casi abbiamo constatato la distruzione del patrimonio ittico o meglio dell’habitat marino costiero senza che nessuno abbia avanzato un qualsiasi rimprovero a Regione, Ente locale e perché no alla Capitaneria di Porto. Nessuno, Gruppo ambientalista o meno, sicuramente perché il mare non deve essere tutelato come componente del nostro spazio vitale. Nessun Gruppo politico ha alzato minimamente la propria voce; tutto ciò dettato da paura di perdere voti, per incompetenza e per menefreghismo. Abbiamo indirizzato in diverse occasioni note alla Regione, alle due Amministrazioni ultime, alla Capitaneria di Porto le nostre rimostranze che sono state del tutto lasciate nell’oblio più profondo. La Regione (e parliamo di politici e di tecnici di cui farò nomi e cognomi) ha sperperato soldi pubblici in favore di pochi privati con la scusa della emergenza, quando avrebbe potuto fare un piano di interventi razionale già da molto tempo e soprattutto dando un contributo e non accollandosi tutti i costi (o meglio accollando le spese ai cittadini elettori e non).

Le due Amministrazioni locali (parlo sempre di politici e tecnici) con la pretesa che non era di loro competenza non hanno neppure effettuato un semplice controllo della rispondenza alle normative attuali degli interventi effettuati, come se il territorio da loro amministrato non fosse anche e soprattutto di loro pertinenza. La Capitaneria di Porto non si è vista, tanto è vero che un bagnante nuotava indisturbato molto a ridosso della nave. Sono stati tutelati gli interessi dei balneatori con soldi pubblici ma si è distrutto l’abitar faunistico che dava il pane ai piccoli pescatori ed a tutto l’indotto che gravita su di loro.
Non vogliamo ricordare il comportamento delle “vongolare” (sicuramente non di tutte ma di una gran parte) e tutto nel silenzio assordante di tutti, cittadini compresi. Ringraziamo quindi il menefreghismo di tutti, dai politici ai tecnici, dagli Enti a tutela dell’ambiente a quelli che avrebbero dovuto controllare. Silvi è un luogo di mare ed a me, che non sono di Silvi sarebbe parso più che naturale che la maggior tutela fosse nei confronti del mare. Ma già abbiamo la bandiera blu! Ma abbiamo vicino anche Bussi! Abbiamo i ristoratori, i balneatori ma abbiamo anche la piccola pesca e il commercio del pescato (parlo di quello fresco non di quello surgelato).
Grazie ancora per la vostra conclamata incompetenza nell’affrontare i problemi del... mare!