Ricordo di Roberto Mazzoni
HA SDOGANATO IL TURISMO IN ABRUZZO
Operatore turistico e direttore dell’Abruzzo Marina Hotel determinante il suo apporto per lo sviluppo turistico di Silvi

Il 18 febbraio è morto a Rovigo, sua città natale e di residenza, Roberto Mazzoni storico direttore e gestore dell’Abruzzo Marina Hotel di Silvi dove arrivò nel 1969 chiamato dal molisano ing. Ventura costruttore e proprietario della magnifica struttura ricettiva inaugurata il 20 di maggio dello stesso anno, il giorno prima dell’arrivo di una tappa del giro d’Italia. In quella occasione l’Abruzzo Marina Hotel ospitò diverse squadre di corridori e giornalisti al seguito della carovana rosa. Roberto Mazzoni aveva compiuto 79 anni a dicembre.

Quando arrivò a Silvi, nonostante avesse solo 22 anni, si distinse per l’alta professionalità e, soprattutto, per le grandi e innovative idee sul management turistico, rivoluzionarie non solo per Silvi ma per l’intero Abruzzo. Gli assessori regionali al Turismo che si sono susseguiti nei circa venti anni della sua permanenza a Silvi lo hanno avuto come amichevole consulente per l’organizzazione della promozione turistica dell’Abruzzo in tutta Europa, fino ad allora pressochè sconosciuto. Fu il primo ad accreditare Silvi e l’Abruzzo presso i grandi tour operators internazionali che gestivano il mercato turistico in tutta Europa quali gli inglesi CIT, Thompson, Pegasus e Swanson, il tedesco Kaufhof, l’Hotelplan della Svizzera ed altri del Belgio e dell’Austria. E’ stato anche il primo a credere alle potenzialità turistiche dell’Aeroporto d’Abruzzo e del borgo antico di Silvi Paese dove realizzò il Residence “Vecchia Silvi” con annesso omonimo ristorante, divenuto ben presto locale cult segnalato in tutte le più accreditate guide enogastronomiche nazionali e straniere. La direzione della “Vecchia Silvi” lo affidò al suo socio Severino Cattaruzza, cugino della moglie, maitre di vasta esperienza internazionale, che contribuì alla sua crescita. In quegli anni Mazzoni aprì anche un elegante ristorante a Zurigo che denominò “Vecchia Silvi”, in onore della città diventata sua nuova dimora.
Nel 2018 la Camera di Commercio di Rovigo, dove gestiva il suo Hotel Europa Palace in città indicato come “al Mazzoni”, gli attribuì un riconoscimento ufficiale per i suoi meriti come imprenditore alberghiero. “Silvi - ha dichiarato il sindaco Andrea Scordella - deve tantissimo a Roberto Mazzoni, uomo dall’animo nobile e imprenditore turistico di ampie vedute, che ha lasciato nella nostra città un ottimo ricordo per le sue doti umane e professionali. Ha il merito di aver sdoganato il turismo “famigliare”, tipico delle strutture turistiche di Silvi e dell’Abruzzo fino alla fine degli anni ’60. Lo si deve anche a lui se negli anni ’70 la nostra città si impose all’attenzione di tutti per gli straordinari risultati in materia di arrivi e di presenze che ne fecero di gran lunga la prima in Abruzzo”. Roberto è stato uno dei miei primi collaboratori in SILVI 15, che apprezzava molto e a cui riconosceva un ruolo importante nella nostra città sonnacchiosa e lontana mille miglia dal mondo reale. In questo giornale curava una rubrica sul turismo: i suoi articoli a distanza di 54 anni sono ancora di una incredibile attualità. Erano seguitissimi ed apprezzati dai più, soprattutto da noi giovani che stando vicino a lui siamo entrati con stupefacente facilità nella moderna e, per quei tempi, avveniristica concezione del turismo svincolato dal cordone ombelicale che lo teneva legato alla vecchia maniera di interpretare l’accoglienza e la promozione turistica in Abruzzo. Parlava una lingua diversa rispetto agli altri ancora fermi al turismo “passivo” che puntava tutto solo sulla fidelizzazione.
La sua tenacia e il suo impegno, manifestato anche attraverso la generosa partecipazione al finanziamento di tutte le iniziative sociali, culturali e sportive che si organizzavano nella nostra città, furono per noi un grande esempio di vita. Pur sapendo di essere una spanna sopra rispetto agli altri, ha avuto sempre un atteggiamento di straordinaria umiltà nell’approccio con chi incontrava lungo il suo cammino, dal semplice operaio al fornitore di beni e servizi, dai suoi giovani collaboratori all’assessore regionale, offrendo a tutti disinteressatamente, la sua straordinaria e qualificata disponibilità.
A Silvi era chiamato semplicemente, con infinita stima e rispetto, “direttore”, perché era il direttore di una grande struttura ricettiva che in pochi mesi aveva trasformato in uno dei punti di riferimento del turismo abruzzese che, anche grazie a lui, iniziava ad affacciarsi sulla scena dei mercati turistici internazionali. Roberto Mazzoni lascia la moglie Daniela (nella foto con il marito), che lo ha sempre sostenuto e aiutato in tutte le sue tante attività, e la figlia Maria Elena alle quali esprimiamo la nostra sincera partecipazione al loro profondo dolore.