In merito alla pista ciclabile di Città S. Angelo
ANDREA SCORDELLA PUNTUALIZZA

Ritengo cosa buona e giusta smussare i toni, soprattutto per non rischiare un incidente diplomatico. Sarebbe stato meglio parlare di inaugurazione del solo tratto ciclabile, non di certo del famoso ponte sul Piomba. E tutto si sarebbe risolto senza generare incomprensioni. Occorre ricordare che dopo cinque anni di tavoli e incontri promossi dall’amministrazione comunale di Silvi, con ben due sindaci di Città Sant’Angelo, due Sindaci di Montesilvano e ben quattro presidenti delle province di Teramo e Pescara, ci troviamo al paradosso di aver aspettato un progetto vitale per la città di Silvi con un iter iniziato da ben vent’anni; con la realizzazione di un ponte completato ben 7 anni e della realizzazione di un tratto di ciclabile in territorio di Città S. Angelo che solo la spinta della ciclovia adriatica ha portato ad un parziale completamento,

parziale perché il ponte iniziato prima della ciclovia non aveva questo compito originario, come risulta dagli atti del finanziamento. Se parliamo di indignazione potremmo dire che, un iter all’italiana così farraginoso, abbia ritardato di almeno sette anni lo sviluppo della Città di Silvi e del suo territorio. Dovremmo per questo ipotizzare una richiesta di risarcimento danni? Pensiamo alle cose serie, per favore, sarebbe stato sicuramente più bello inaugurare insieme i due lati della ciclovia e non apprendere, dopo aver atteso anni, che di fretta e furia si è proceduto a fare una cerimonia con inviti LAST MINUTE. Io la chiamerei più che altro ansia da prestazione. Errori generati dalla fretta o da una distrazione, sicuramente recuperabili, ma a me corre l’obbligo morale, di difendere gli interessi della mia città e del mio vice che in questi giorni concitati mi stava sostituendo in Comune. Il rispetto va conquistato con il rispetto. Adesso chiudiamo questa storia e pensiamo a concludere ciò che i tanti cittadini si aspettano, finalmente una strada carrabile, ciclabile, pedonale, che possa unire i due territori e le due province. Spero che dopo la celerità della ciclabile segua anche tutto il resto.