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Corale "P.G. Lerario"
Per le vie del Borgo
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- Scritto da Franco Costantini
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Milo Vallescura
Un mese fa, a causa di incidente stradale, ci lasciava Milo Vallescura... Sono passati 30 giorni ma l’incredulità della sua prematura scomparsa resta. Come restano nel cuore e nella mente di tutti noi il suo sorriso e la sua incontenibile voglia di vivere la vita condividendo con tutti, parenti, amici e semplici conoscenti momenti di allegria e di fraterna e grande amicizia.
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- Scritto da Redazione
- Categoria: Necrologio
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Ad Arianna…
Ho imparato a nascondere il pianto / dietro un sorriso finto. / Ho imparato che la disperazione / ti logora l’anima e il corpo. / Ho imparato a vivere di sogni, / perché è nei sogni che ti ritrovo.
Ho imparato a dire va tutto bene, / mentre mi sento morire dentro. / Ho imparato che si può urlare il dolore anche stando in silenzio. / Ho imparato che si può invecchiare / di vent’anni in un giorno solo. / Ho imparato a sopravvivere, / anche se desidero solo morire. / Ho capito che non imparerò mai / a vivere senza di te vita mia.
(Valeria Husejinovic)
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- Scritto da Redazione
- Categoria: L'inquieto
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Veramente inquietante una Silvi in cui vengono annunciati col trombone milioni in arrivo da due anni a questa parte, come se fosse prerogativa solo di questo Paese desiderarli e averli, quando sappiamo che tutti i paesi d’Italia ne usufruiscono per via del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza! Insisterci denota una disarmante crisi esistenziale, politica ovviamente in cui non sapendo più a cosa aggrapparsi per vantare qualcosa sul territorio si ricorre alla speranza allucinante delle promesse, molte delle quali già non mantenute. E guai a ricordarle, come se non fosse sfogo legittimo del disingannato! Se questa tendenza fosse giusta, cosa sarebbe quella del politicante che annuncia la realizzazione di un’opera e non la sua proiezione in un tempo indefinito partorito solo nella sua mente?
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- Scritto da Mara Strancapiano
- Categoria: L'Angolo
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Mi auguro che quando uscirà questo numero, la questione spiaggia sia a buon punto dopo giustamente tante insistenze da parte degli interessati, sia al comune che alla regione. Ma la situazione Silvarola è tra “Color che son sospesi” come dice Dante. Non va, non va proprio. Le benedette strade rotte, si vogliano aggiustare prima che diventino “maledette” per incidenti potenziali dei pedoni? (La scrivente è stata testimone). È sempre questione di soldi insomma ma diamo la priorità a cose più importanti come appunto questa. Sono inorridita quando ho letto in un articolo precedente che si ipotizza di recidere pini secolari per evitare la fuoriuscita delle loro radici sull’asfalto. Ma stiamo scherzando?
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- Scritto da Redazione
- Categoria: La parola ai lettori
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NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE…
Le varie vicissitudini storiche ci parlano delle diverse denominazioni che il nostro Paese ha avuto nel corso dei secoli: Silvi, Castel Belfiore, Castrum Silvi, fino ad arrivare a Borgo, identificando il Paese, senza alcuna fonte, con un antico, importante, borgo marinaro. È evidente che l›ultima denominazione è dovuta a motivi strettamente commerciali e di finanziamenti che purtroppo non ci sono stati, costituendo il Paese un unico Comune con la Marina. Parimenti evidente è che sul borgo marinaro antico vengono costantemente fatte “promesse da marinaio”! Ma “NESSUN VENTO È FAVOREVOLE PER IL MARINAIO CHE NON SA A QUALE PORTO VUOLE APPRODARE”! È questa la condizione della nostra amministrazione.
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- Scritto da Redazione
- Categoria: La parola ai lettori
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Via S. Stefano e S. Silvestro
LA STRADA DELLA DISCORDIA
“Egregio direttore, pongo, tramite Silvi 15, all’attenzione di chi ci amministra e dei dirigenti pubblici un problema che, almeno in apparenza, non dovrebbe essere di difficile soluzione. Prima d’ora, ho assistito a più riprese su face book alla discussione sulle criticità che caratterizzano la strada che dal bivio di S. Stefano (di fronte Acqua & Sapone) sale fino alla sommità della nostra bella collina.
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- Scritto da Redazione
- Categoria: L'inquieto
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Un fatto sotto gli occhi di tutti: guardando e scorrendo la pista ciclabile zona centro (finita e in corso di costruzione) si nota subito una strana distribuzione delle corsie. Davanti ad una gelateria e davanti ad un ristorante le due corsie corrono entrambe sulla strada. Per il resto della ciclabile si hanno una corsia sulla strada ed una sul viale. In certi tratti, le due corsie sono entrambe sul viale. Il criterio? Tanti parlano già di “inchino schettiniano”, in attesa che la pari dignità affondi negli abissi silenziosi della politica silvarola. La gelateria e il ristorante godono dello spazio antistante del viale libero per dare sfogo al servizio e ai tavolini. Tanto di cappello alle due belle attività, ma…tutte le altre?