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Categoria: L'Angolo
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L angoloPassano i giorni e i mesi e annunciano, con il tempo che scorre veloce, un nuovo anno che, nonostante le corse in avanti, ci riportano indietro ad amarcord felliniani proiettandoci come saette sgangherate ad un futuro non scontato nel nostro immaginario ma poi pieno di sorprese impreviste nel bene e nel male e comunque fingiamo di attendere speranze. Questo è il più bello delle riserve umane come l’attesa di un bel dono alla stregua dei bambini che aspettano sempre le sorprese, qualsiasi esse siano e quando sono di loro gradimento, gioiscono, altrimenti si intristiscono. Noi adulti siamo uguali. Ricordiamo la canzone di Lucio Dalla “L’anno che verrà” ogni anno siamo in attesa di miglioramenti a tutti i livelli: sociale, ambientale, economico, sanitario ecc. Io non sono pessimista per natura e come Rossella Hoara del film “Via col vento” dico sempre - “domani è un altro giorno”-. Lo Stato pretende sempre di rimboccarci le maniche e noi ce le rimbocchiamo. E loro? Ma tanto nel mio realismo constato che è stato sempre così e lo statista che ha provato a fare le cose per bene è stato scalzato. Per questo a me piace la trasmissione televisiva di Mario Giordano - Fuori dal coro- Io, lo dico orgogliosamente, sono fuori dal coro e se potessi adoperarmi ad altro, oltre che esprimere le mie idee su questo giornale, sarei più soddisfatta, ma non mi si presentano altre occasioni. Ora sto  elaborando un progetto annuale al centro sociale per anziani dove ho la possibilità di parlare, oltre che scrivere, alla platea  presente, e ne sono molto felice. Non mi voglio farmi pubblicità, non sono il tipo, ma ci tengo a sottolineare che quando la responsabile del centro me ne ha dato l’opportunità, sono stata sorpresa perché il mio temperamento è comunicare e trasferire le mie emozioni agli altri così da creare “ l’affinità degli amorosi sensi “ come diceva Ugo Foscolo espandendo nell’aria molecole di un altro coro, un coro più genuino e libero. Sinceramente mi sono trasferita a Silvi perchè è un centro piccolo e gradevole, bello logisticamente anche se carente dal punto di vista strutturale. Però qui mi sento me stessa, abbracciata dal mare e dalle colline intorno e spero, spero sempre in tutto, come si dice “ la speranza è l’ultima a morire”.