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Categoria: La parola ai lettori
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Nota inviata dall’ex sindaco Vallescura con invito a pubblicarla, per diritto di replica a quanto scritto dall’ing. Mancinelli e pubblicato su “Silvi 15”

“Caro Gianni, a mia madre è stato riferito il contenuto di quanto tu hai pubblicato sul Giornale locale “Silvi 15” in risposta alla Consigliere Anna Paola Mazzone. Dopo un consulto con la mia famiglia e con gli altri interessati proprietari del terreno, sono stato incaricato a precisare a mia volta. Non capendo il riferimento, fuori luogo, alla mia persona nella tua riposta alla Consigliera Mazzone, ritengo di dover fare chiarezza una volta per tutte su questa questione che, come vedremo, ha del grottesco, oltre che del falso. Il terreno in Via Taranto a cui ti riferisci, fu acquistato dai miei genitori e i miei zii per costruirci una casa e viverci dignitosamente, in quanto all’epoca abitavano a Silvi Alta e dormivano in cinque nell’unica camera da letto. Guarda caso nell’adozione del primo strumento Urbanistico adottato dal Comune di Silvi nel 1970 (Programma di Fabbricazione), indovina chi venne penalizzato? Certamente non chi doveva costruire palazzine a scopo commerciale nelle adiacenze, ma proprio mio padre e il compianto zio Luigi Terra, semplici artigiani muratori che hanno sudato sangue nell’espletare la loro attività lavorando sempre per conto terzi, che si videro vincolare a parcheggio il terreno acquistato con sacrifici. In seguito furono costretti ad acquistarne un altro, dove hanno realizzato la loro casa, che condividono con i propri figli e nipoti. Come certamente saprai i Comuni una volta imposto un vincolo a carattere espropriativo, come nel caso in argomento, a parcheggio, sono tenuti entro cinque anni dall’imposizione, all’esproprio e all’acquisizione. Il Comune di Silvi non solo non ha mai provveduto ad espropriare ed acquisire il terreno, ma addirittura in occasione dell’Adozione ed Approvazione del Primo P.R.G (Piano Regolatore Generale), da te portato in Consiglio Comunale in qualità di Assessore all’Urbanistica, a distanza di 30 anni, rinnovò lo stesso vincolo a parcheggio in maniera scorretta. Purtroppo siccome mio padre e mio zio erano “fessi” come te, (permettimi questa associazione riferendomi a quanto da te asserito nelle precisazioni alla Consigliera Mazzone), non hanno mai fatto ricorso. Nel frattempo per circa 47 anni ovvero a tutt’oggi, si sono visti obbligati a spendere denaro per la tenuta decorosa del terreno in argomento, dovendolo bonificare periodicamente. Dopo ripetuti inviti all’Ente Comunale da parte degli interessati, a voler definire una volta per tutte l’anomalia, provvedendo all’acquisizione o quanto meno ad una diversa destinazione, nella seduta del Consiglio Comunale del 22.04.2004 n. 19, con all’ordine del giorno tra i vari punti “Adozione della Variante al Piano Regolatore Generale Vigente”, da te Presieduto in qualità di allora Vice-Sindaco ed Assessore all’urbanistica (Amministrazione Di Febo), nella previsione della stessa, una parte di quel lotto per circa mq. 800 e non tutto, è stato reso edificabile. Pertanto, volendo credere che la tua esternazione quanto meno poco chiara, sia frutto del clima Politico inquieto che si sta vivendo nella nostra Comunità e volendo considerare il ragguardevole lasso di tempo trascorso, penso che tu abbia dimenticato il reale evolversi degli eventi susseguitisi nel tempo. A chiarimento di quanto da te asserito nella parte finale, dove fai erroneo riferimento a terreni di cui non sono io il proprietario, in una forma che potrebbe dare adito ad interpretazioni diverse, come già successo a chi si è rivolto a mia madre, ti invito a consultare gli atti e a voler precisare al più presto che il terreno di proprietà dei miei genitori e dei miei zii, ha assunto in parte destinazione edificabile, in seguito alla Pianificazione Prevista nella Variante che tu hai Proposto e fatto adottare dal Consiglio Comunale quando ricoprivi la carica di Vice-Sindaco ed Assessore all’Urbanistica nella seduta del 22.04.2004 n. 19 (Amministrazione Di Febo), e che non sono stato io nell’espletamento del mio mandato di Sindaco a fare alcuna modifica di destinazione. Sicuro della tua onestà intellettuale resto in attesa del chiarimento e delle tue scuse, nella certezza di non dover ricorrere a querele per l’offesa subita. Saluto cordialmente”.

Gaetano Vallescura