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Dal Posto fisso al Reddito fisso responsabile

“FAR VINCERE IL LAVORO”

Cordiali concittadini, mi permetto di dire che i soldi per fare finalmente nuove politiche attive e passive (responsabili) del lavoro e dell’istruzione/formazione nella nostra regione e nella nostra città ci sono: fondi FAS per l’Abruzzo (per circa 4 miliardi di euro previsti fino al 2015) e Fondi UE (con la nuova programmazione 2014-2020), in particolare 1 miliardo di euro previsti per le Regioni in transizione (tra cui l’Abruzzo) e  1 miliardo e mezzo di euro (di fondi tra europei e nazionali) per l’attuazione della recente azione “Garanzia Giovani”.Finora, la cultura “passiva” del posto fisso creata e rafforzata nel nostro paese e nella nostra regione sin dal dopoguerra, mista al clientelismo e al degrado morale hanno quasi ammazzatoil merito e la qualità.

Ma tale cultura può essere cambiata, con il tempo e con comportamenti responsabili individuali,a partire dalla buona politica, anche e soprattutto del lavoro, della formazione e dell’istruzione. Ciò penso sia ancor più vero nella nostra cara regione, percorsa da continui scandali, dove la cultura miope dell’interesse particolare prevale ancora su quello generale, con tutte le conseguenze negative che conosciamo.Ritengo più utile oggi passare da una cultura del posto fisso a una cultura del “reddito fisso”ma responsabile, in una società oggi così precaria e iniqua come la nostra, che ha bisogno di garanzie sociali per poter ridare speranze e opportunità alle persone nel presente e nel futuro.Ecco allora, in qualità di operatore abruzzese dal 2004 del mondo del lavoro, studio e formazione (con il mio sito “La Rete per lavorare”) che mi permetto di fare le seguenti proposte strutturali che sottendono una “visione” del futuro della nostra cara regione e città:

 

  • 1.una legge regionale sul reddito minimo garantito “responsabile” di almeno 600 € mensili per disoccupati/inoccupati (come avviato dalla regione Lazio con legge n. 4 del 20/03/09),con controlli obbligatori periodici dei requisiti di reddito dei beneficiari(avvalendosi delnuovo indicatore Isee)e obbligo di svolgere attività formative e lavorative in caso di richieste congrue da parte di aziende pubbliche e private;
  • 2.implementazione dei tirocini “curriculari” (durante il corso di laurea) retribuiti (con 200 € mensili a studente, dal fondo specifico già previsto ministerialmente) e dei tirocini in orario extracurriculare presso le imprese, degli studenti di IV/V classi delle scuole di II° grado;
  • 3.attivazione di un numero verde regionale “Lavoro” unico, per l’accoglienza e il sostegno dei cittadini in cerca di occupazione e/o formazione,con l’erogazione di informazioni relative ai vari servizi specialistici per il lavoro regionali offerti (ed invio ad essi);
  • 4.creareuna task force regionale di esperti nella progettazione con i fondi europei con la nuova Programmazione 2014-2020 (finanziamenti diretti ed indiretti) e un servizio regionale gratuito (dalla ristrutturazione degli enti strumentali, come Fira, Abruzzo Sviluppo, ecc.) a disposizione dei cittadini per l’accompagnamento e l’accesso ai bandi regionali finanziati con i fondi nazionali e europei;
  • 5.costituire la “consulta dei lavoratori, precari e disoccupati/inoccupati” con compiti di vigilanza e controllo delle politichedel Lavoro e Formazione regionali (con possibilità di immediato accesso agli atti regionali), in stretto raccordo con la Corte dei Conti regionale;
  • 6.promuovere gli asili nido aziendali, così da conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro, in particolare nel caso del lavoro Femminile;
  • 7.messa in rete effettiva dei servizi/centri per l’impiego e per il lavoro regionali, investendo sulla innovazione tecnologica e sui servizi multimediali, in raccordo con tutte le Scuole e Università;
  • 8.sviluppo del “sito/nodo regionale della borsa continua nazionale del lavoro” (e della formazione);
  • 9.implementare politiche fiscali regionalia favore del lavoro,attraverso incentivi agli investimenti e agli utili Reinvestiti dalle PMI nella nostra regione (e che assumono soggetti “svantaggiati o Neet”);
  • 10.stabilizzare il personale specialistico dei servizi/centri per l’impiego: non è possibile che chi aiuta a trovare lavoro/formazione sia esso stesso “precario” e “lavori a tempo” nei servizi;
  • 11.realizzare il testo unico regionale delle Politiche del Lavoro e Welfare;
  • 12.promuovere contratti di Solidarietà espansivi (proprio di competenza regionale) e lo sviluppo dell’autoimprenditorialità (in particolare sotto forma distart up innovative, legislativamente agevolate);
  • 13.creare una task force di ispettori del lavoro regionali per il controllo e verifica delle norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e dell’attuazione delle politiche formative da parte delle Agenzie pubbliche e private;
  • 14.Ed altro ancora……

Prof. Pietro Literio

Candidato alle Elezioni comunali di Silvi

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