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Categoria: La parola ai lettori
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Solo per “dovere di cronaca

LA PSICOLOGA INTERVIENE

Pubblichiamo la nota inviataci dalla dott.ssa Rapacchiale

Perché un noto giornalista locale pubblica tre articoli sullo stesso numero del periodico e, per ben tre volte torna a parlare del concorso dello “Psicologo”, tra l’altro, in modo assolutamente inesatto? E’ questa la politica? Per colpire un avversario politico è lecito infangare il nome di un onesto professionista? In quanto vincitrice del concorso in oggetto, sento la necessità di dover fare alcune precisazioni: 1) Il concorso non è stato fatto in “ … quattro e quattr’otto …”. La delibera di Giunta che lo rendeva esecutiva risale al 20.10.2009 e il Bando è datato 14.12.2009. La programmazione triennale  del fabbisogno di personale che aveva previsto la figura dello Psicologo risale al maggio 2008. Appare pertanto, alquanto improbabile che lo “Psicologo” abbia usurpato il posto riservato all’Ufficio Tributi. All’epoca, l’ufficio tributi era dotato di un Funzionario Responsabile, e  i due impiegati di ruolo godevano di buona salute; né  era possibile prevedere cosa sarebbe accaduto. D’altro canto, chi oggi ha qualcosa da obiettare, in quel periodo non era componente dell’Amministrazione? 2) Rispetto ai “… titoli valutabili, modalità di partecipazione e requisiti per l’accesso …” basta leggere il bando per rendersi conto di quante bugie gratuite sono state dette. Per partecipare al concorso era sufficiente la Laurea e l’iscrizione all’Albo, requisiti minimi richiesti per qualsiasi concorso, tant’è vero che hanno partecipato circa 630 candidati. Il concorso ha seguito il suo iter classico di pubblicità e trasparenza, anzi, ad un certo punto sono stati riaperti i termini di scadenza permettendo ad altri candidati di aderire. Come si evince dal Bando, ai titoli di servizio poteva essere attribuito un  punteggio max di 3,75 su un punteggio totale di 10 dei titoli valutabili. Quindi l’essere stata da tempo la consulente del Comune di Silvi non mi ha assolutamente agevolato. 3) Rispetto all’utilità dello Psicologo all’interno del Comune occorre precisare: il Bando ha previsto materie di esami attinenti sia a funzioni amministrative che psicologiche e di politiche sociali. Pertanto le competenze del candidato vincitore sono ampie, non settoriali, utilizzabili quindi in diverse aree con categoria D1. 4) Rispetto a “… qualcuno va sussurrando..”: non sarebbe stato meglio, invece di fare illazioni, verificare prima i fatti nelle sedi opportune? Oppure, chi scrive non crede che la meritocrazia possa essere presente anche nella Pubblica Amministrazione?Per concludere, sottolineo che, la mia attività di progettazione ha consentito all’Ente di accedere a numerosi finanziamenti; e, se per anni, sono stata la consulente dei diversi Assessori che si sono succeduti alle Politiche Sociali, (non solo dell’Ass. Fabrizio Valloscura), e, se oggi sono vincitrice di Concorso, è solo grazie alla mia competenza e professionalità”.

Dott.ssa Elisabetta Rapacchiale

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Intanto occorre fare unapremessa: non mi pare che su Silvi 15 sono apparsi articoli contenenti dubbisulla professionalità della dott.ssa Rapacchiale, della quale si conoscono e si riconoscono la grande professionalità e i buoni risultati conseguiti. Quindi – si ribadisce con forza e definitivamente – l’oggetto di tutti i riferimenti al concorso per Psicologo non era assolutamente la vincitrice del concorso, della quale nulla si può dire se non che ha colto al volo un’occasione irripetibile (e chi non lo avrebbe fatto al suo posto?) per sistemarsi. Se mai, si poteva evincere che la vittoria della psicologa Rapacchiale poteva essere data per scontata per la semplice ragione che leiera chiamata a rispondere in una materia che essa stessa aveva, per così dire, organizzato e pianificato, su incarico professionale affidatole dai comuni di Silvi, Atri e Pineto che formano l’Ambito Sociale. Dunque, la sua posizione era di privilegio rispetto agli altri candidati. Ma questo dettaglio non potrebbe mai, a mio avviso, inficiare la assoluta regolarità della sua partecipazione e della sua meritatissima vittoria al concorso. Che, poi, il posto da “psicologo” fosse stato previsto nel piano triennale del personale del 2008, non rappresenta affatto una giustificazione per la scelta effettuata dalla giunta Vallescura, su pressione dell’assessore Fabrizio Valloscura. Noi l’abbiamo ritenuta, e la riteniamo, alla luce della situazione attuale, una scelta quanto meno inopportuna: il Comune di Silvi si è fatto carico di assumere, nel suo già striminzito organico a discapito di altre figure professionali certamente più importanti e necessarie, uno psicologo per metterlo a disposizione dei tre Comuni dell’Ambito… Un bell’affare, non c’è che dire. Finora la psicologa era pagata in parti uguali dai tre Comuni, d’ora in poi la pagherà solo Silvi, quasi che il nostro Comune navigasse nell’oro e non avesse problemi occupazionali di ogni genere!Che l’utilità della psicologa per il Comune non era “essenziale” lo conferma, peraltro, indirettamente e giustamente, la dott.ssa Rapacchiale dove dice: “Rispetto all’utilità dello Psicologo all’interno del Comune occorre precisare: il Bando ha previsto materie di esami attinenti sia a funzioni amministrative che psicologiche e di politiche sociali. Pertanto le competenze del candidato vincitore sono ampie, non settoriali, utilizzabili quindi in diverse aree con categoria D1”. Che in soldoni significa: non è detto che chi ha fatto il concorso riservato agli psicologi e lo ha vinto debba poi fare per forza la psicologa, ma potrebbe essere destinata a svolgere anche altre mansioni. Se questa dovesse essere la giustificazione o l’interpretazione si finirebbe, come si dice, dalla padella alla brace. Se così fosse si evidenzierebbe ancora di più una presunta perfida intenzione della giunta Vallescura di puntare un obiettivo prefigurandone un altro creando, allora sì senza dubbio, una chiara disparità di trattamento nei confronti di chi, magari laureato in economia e commercio o in giurisprudenza, si è visto sfumare definitivamente dall’organico del Comune un possibile posto di qualifica “D” “amministrativo” o “contabile”. In conclusione, assicuriamo alla Rapacchiale che noi non usiamo “scagliarci contro questo o quel politico per colpirlo” ma, da semplici giornalisti, osserviamo il loro comportamento, analizziamo i risultati da loro conseguiti e li portiamo a conoscenza  dei cittadini. In questa circostanza della dott.ssa Rapacchiale  non condividiamosolo la scelta di essere scesa in campo senza esserne stata chiamata, esclusivamente per difendere Fabrizio Valloscura, suo grande estimatore. Questa presa di posizione, ci consenta la Rapacchiale, non fa altro che rafforzare, indirettamente, quello che abbiamo ritenuto soltanto un dubbio e non una certezza: che l’assessore alle Politiche Sociali non ha fatto in questa circostanza l’interesse del Comune di Silvi ma ha semplicemente soddisfatto il proprio orgoglio, alla faccia del bene comune e delle vere necessità della nostra città. Infine, mi si chiede un giudizio sulla meritocrazia nella Pubblica Amministrazione? Ho una sola risposta che ésicuramente condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani e, in particolare, dai tanti giovani e meno giovani che hannoperegrinato per anni costretti a fare decine e decine di concorsi nella speranza di conquistare una sistemazione: il più delle volte (ma non è il caso in esame) la meritocrazia nella Pubblica Amministrazione è una pura e semplice utopia o, tutt’al più, un optional del tutto secondario per i politici ai vari livelli di governo che al merito antepongono quasi sempre la fedeltà politica, i vincoli di tipo elettorale e, purtroppo, talora anche l’interesse personale! (fc)