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Camminando verso la foce del Piomba
ANGOLI DI PERIFERIA DA GUSTARE
Inattese piacevoli sorprese di una natura ancora generosa

03-verso-il-piombaUna pur breve passeggiata nell’ultimo tratto costiero della periferia di Silvi torna ad essere un attrattore anche in giorni di fredda stagione se si guarda alle cose con il cuore, con la curiosità intellettuale e con l’istintiva capacità di stupirsi, necessarie per vedere quel che si guarda. Così che “via della Riviera”, la dissestata stradina che conduce a Silville, ancora una volta, mi apre davanti un paesaggio inaspettato.

Procedo a passo deciso costeggiando a sinistra il mare rumoroso e spumeggiante mentre dal lato opposto, in un unico colpo d’occhio, il “Gran Sasso” pare vicino, quasi a poterlo toccare con il braccio teso! Sembra disegnato nel cielo terso e azzurro di questa fredda mattinata e, nella sua imponenza, il Massiccio riluce della fresca neve illuminata dal timido sole stagionale. Lungo il cammino mi fanno compagnia chiassose gazze che saltellano qua e là per beccare insetti nei prati incolti, eppure scrigni di succulente radici di liquirizia. Vedo corvi gracchianti e gabbiani eleganti condividere il cibo pescato tra le conchiglie e le alghe che la notturna mareggiata ha sparso sulla battigia della spiaggia, visibilmente dimezzata. Il vento mi porta l’odore della terra umida unitamente all’odore salmastro del mare, allora la mia mente inevitabilmente si perde a elaborare le tristi vicende dell’attuale quotidianità intrisa di paure, disagi, malattia, dolore, morte! Provo un incomprensibile senso di smarrimento mentre volgo lo sguardo verso il cielo chiedendomi cosa vi sia in questo luogo che affascina e fa perdere il senso del tempo. E quando il fischio del treno o il rumore di un elicottero in rotta sulla sovrastante linea aerea del mare mi riportano alla realtà, mi accorgo che sarò in grado di affrontare quei problemi con rinnovato equilibrio. Intanto giungo presso l’argine del fiume Piomba. Qui mi aspetta un meraviglioso spettacolo e la curiosità di scoprire quale sarà, ancora una volta, la trasformazione della sua foce là dove si perde nel mare quando le acque dolci e salate si mescolano pacifiche oppure, come oggi, si affrontano impetuose e rivali creando accumuli alluvionali. Negli ultimi tempi seguo la formazione in atto di una nuovo angolo di spiaggia fatto di rami e radici bitorzolute, di canne sradicate lungo gli argini, sassi e ghiaia, ma anche rifiuti d’ogni genere di cui il Piomba si nutre nel tragitto dal monte fino al confine meridionale della nostra Silvi. Mi intriga molto questo angolo di periferia; ne apprezzo il beneficio di uno spettacolo sempre diverso, pur nello stesso apparente teatro ambientale. Durante la passeggiata mi sento privilegiato testimone di una vita lontana dalla caotica città e di uno stile di vita segnato soprattutto dai ritmi lenti e sereni che la natura concede ancora generosamente in questo angolo rivierasco di Silvi; se soltanto la si guarda col cuore!.

Rosa Vernice

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