La FEE non ci ha confermato per l’anno 2015 la “Bandiera blu”. C’è chi sostiene che si tratta di un “duro colpo” per Silvi. Chi, invece, non da più di tanto peso alla faccenda.Io non sono tra quelli. Ma non perché non mi sarebbe piaciuto vedere issata la bandiera blu sul balcone del Comune, ma solo perché ho, come l’ho avuta anche per il passato, dei dubbi sulla effettiva validità della certificazione ambientale della Bandiera blu e del suo “fascino” presso gli eventuali turisti. Silvi è parte integrante del Parco Marino del Cerrano. Ma questo non è servito a nulla per la nostra città, mentre ha contato, a sentire le dichiarazioni di Benigno D’Orazio, in maniera determinante per la conferma della bandiera blu a Pineto!... A Silvi non ci sono grandi fiumi ma solo torrentelli che d’estate, se non piove, sono praticamente asciutti, sicché non possono portare materiale inquinante al mare. A Pineto il Calvano porta sempre l’acqua. Ma, soprattutto, lo porta il Vomano che raccoglie tutte le acque, con i relativi “veleni” dell’intera grande vallata che percorre per parecchi chilometri. E’ vero, comunque, che da noi le pompe di sollevamento che spingono le acque nere verso il depuratore di Montesilvano ogni tanto vanno in tilt e, ovviamente, il liquame che fuoriesce sulle strade, volere o volare, vanno a finire al mare… Così come ha sollevato dubbi e discussioni il rinvenimento di una discarica interrata proprio nei pressi della battigia (diventata tale oggi per colpa dell’erosione, mentre prima lì c’era aperta campagna…), anche se non sembra che da quel casino interrato si sversino liquami e liquidi inquinanti nel mare. Insomma, sul cotto (crisi di arrivi e presenze) si getta il bollito di una polemica che sta tentando di screditare la nostra spiaggia e la qualità dell’offerta turistica silvarola agli occhi dei pochi turisti che si apprestano a scegliere l’Abruzzo e il suo mare come meta delle vacanze. Tant’é. Ammainata, però, la bandiera blu, è stata issata un’altra bandiera, altrettanto importante e ambita: quella verde di cui parla la consigliera Cerquitelli in altro articolo di questo giornale. E non è cosa di poco conto, perché se è vero che il turismo è in crisi è pur vero che gran parte del turismo italiano (che è, poi, quello più “ricco” per i nostri operatori) è fatto dalle famiglie con bambini e anziani, che piaccia o no. Silvi non è Miami né Saint Tropez e neppure può pensare, almeno per ora, di cambiare la sua caratteristica. Per cui facciamo buon viso a cattiva sorte e… speriamo che l’imminente stagione sia migliore (e non ci vuole molto) di quella degli anni scorsi.