La temperatura si è abbassata parecchio in questi ultimi giorni, anche se le previsioni di neve copiosa in arrivo si è rivelata una bufala. Sale vertiginosamente, al contrario, la temperatura “politica” a causa delle accese polemiche su importanti problemi, la variante PRG su tutti. Mancando a Silvi dei locali pubblici di incontro e di confronto, la kermesse si sta svolgendo soprattutto sui media, giornali e FB. Per noi che facciamo informazione, questo è un fatto positivo.
Anzi, abbiamo accettato di buon grado di ospitare gli interventi dei diversi rappresentanti della maggioranza e dei gruppi di opposizione al Comune, proprio perché crediamo che rendere partecipi i cittadini di quello che sta accadendo sia un nostro dovere.
Noi stessi, peraltro, continuiamo ad essere bersaglio da parte di alcuni che si rifiutano di capire quello che diciamo e quello che facciamo. In terza pagina troverete tre lettere al Direttore dove, agli apprezzamenti (bontà loro) per “Silvi 15”, si abbinano accuse che credevamo ormai sopite, dopo le nostre precisazioni. C’è chi continua ad accusarci di essere contro i gruppi di minoranza perché saremmo succubi del sindaco e della giunta comunale che hanno assegnato un contributo al nostro giornale per le spese di stampa. Ora non v’è chi non veda – leggendo questo giornale, non da oggi – che su queste pagine trovano spazio tutti quelli che hanno da far conoscere le proprie idee e le proprie iniziative, da qualunque parte politica essi provengano.
Personalmente, nella mia qualità di direttore responsabile, sono convinto di aver impostato e assicurato una linea editoriale “aperta” e senza pregiudizi o preferenze per chicchessia, lasciando, comunque, piena libertà di espressione ai miei collaboratori. Anzi, sollecito continuamente i rappresentanti di partiti e gruppi o movimenti a inviarmi loro articoli e comunicati stampa. Così come pubblico sempre le lettere che mi pervengono, soprattutto quelle che criticano il giornale e il sottoscritto.
Una cittadina, come Silvi, ha la possibilità di crescere e di svilupparsi solo se c’è da parte di tutti l’impegno per raggiungere obiettivi importanti nei settori strategici e cruciali: dal sociale al culturale, dall’occupazione ai servizi pubblici, dal turismo all’economia locale, dalla tutela dell’ambiente alla promozione del territorio e delle sue eccellenze. Continuo a ritenere che, al di là delle comprensibili e normali differenze tra i diversi soggetti politici, oggi la nostra città dispone di un buon potenziale umano che potrebbe, se unito, determinarne davvero una svolta positiva. Ricordate quando Aldo Moro parlava di “convergenze parallele”? Due parole che nel loro assunto terminologico sono quella che si dice “contraditio in terminis”, ma che in politica hanno il significato di “camminare verso lo stesso traguardo percorrendo strade diverse, parallele, appunto”.
Pensate, amministratori e consiglieri comunali di tutti i gruppi, che questa sia un’utopia?