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Le ultime elezioni politiche di Silvi, più che premiare i migliori hanno condannato e punito fino all’umiliazione i peggiori. Il caso eclatante, ma anche atteso e prevedibile, è quello dell’ex Sindaco Gaetano Vallescura che ha racimolato i miseri 374 voti per la sua candidatura alla Regione Abruzzo. Messi a confronto con i 3700 dell’ex Sindaco di Pineto Luciano Monticelli, viceversa eletto per la stessa candidatura, si evince rapidamente il rapporto di uno a dieci! La democrazia ha decretato senza pietà che il “paracadutista” precipiti non solo nella sconfitta, ma nella umiliazione popolare più devastante.
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172 candidati per l’Amministrazione del Comune di Silvi, un piccolo esercito di Cittadini tutti intenzionati a pareggiare i conti, ad offrire servizi migliori, a far pagare meno tasse, a curare l’ambiente silvarolo dalle sue strade alle sue strutture sociali. Se facessimo affidamento sul numero, potremmo benissimo affermare che una generazione nuova di politici si sta offrendo a paladino di un’impresa ardua, ma non titanica: risanare il Comune di Silvi. Già, ma la quantità non indica necessariamente la qualità, anzi il più delle volte crea confusione alterando il contesto in senso negativo, travolgendo anche isolati volenterosi e ben intenzionati. E’ difficile immaginare e concepire che cotanta e cospicua partecipazione venga da lontano, altrimenti ne avremmo avuti segnali ed effetti ben distinti durante l’Amministrazione passata che sicuramente non è stata proprio delle migliori!
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- Scritto da Pino Di Febo
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La cosa che rattrista e rammaricherà Silvi per chissà quanto tempo, è il danno economico e d’immagine, che ha subito per vita di un’Amministrazione che ha fatto di tutto e di più, per uscirsene disonorata e priva di ogni ricordo positivo, anzi afflitta da reminiscenze così avverse, deludenti e per certi versi vergognose, che rimarranno sul groppone degli attori politicanti per un bel po’ di tempo. Comunque, disonore a parte, sembrerebbe chiudersi una parentesi sugli amministratori uscenti, reduci di una “politéia” che farebbe rizzare i capelli sulla testa calva di un Platone, che si è sprecato inutilmente più di duemila anni fa peri vari Vallescura, Valloscura, Marini, Orsini, Mazzone P.…che hanno ritenuto opportuno unire alla loro incompetenza amministrative l’arroganza di non leggerci, di non ascoltare la voce sommessa del Cittadino che andava diventando nel tempo irrequieta, concitata, polemica, rabbiosa.Qualunque politicante dotato di buon senso, di una decente dignità si ritirerebbe nella propria vita privata dedicando il resto della sua vita a chiedere conto dei propri errori in quell’avventura, anzi in quella sventura.
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Mentre le sinistre si sono organizzate ed hanno eletto i propri candidati, le destre di Silvi hanno taciuto, finora. D’altra parte, dopo l’avvilente Amministrazione di Gaetano Vallescura non basta la faccia tosta per fare politica da quelle parti. Occorre una quota sproporzionata di incoscienza mista ad una paranoica concezione della propria persona che tutto sa fare, meno che rinunciare a quel misero potere di sentirsi adulato da sprovveduti, disperati, ruffiani di ogni risma. Le voci si rincorrono nei bar specializzati a crearle, ma che rappresentano la proiezione popolare di una coalizione allo sbando più completo.
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- Scritto da Pino Di Febo
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Consiglio Comunale del 20 gennaio scorso. L’atmosfera tra gli assessori sembra quella di sempre, ma non è così, ognuno imita la propria comparsa di una commedia non più scadente, ma scaduta. Arriva il vicesindaco Marini goffo, con l’aria imbarazzata di chi si ostina a godersi persino i tuoni pur di non pensare al temporale, nel contempo sembra che non ne possa più di quell’ambiente, complice di avergli fatto tirare fuori il peggio di se stesso: sensazioni in bilico che lo trascinano verso la poltrona del Sindaco, presso la quale sosta a lungo e in piedi, come in meditazione davanti ad un catafalco, quasi preso da uno scaramantico presentimento… Stasera deve sedersi lì, tentenna, forse non vuole dare l’impressione che ansima di occuparla…
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- Scritto da Pino Di Febo
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Consiglio Comunale del 13 ottobre scorso. L’atmosfera non è quella di sempre, ma… migliore, niente toni e pacche goliardici da bar, niente risatelle ipocrite, niente scorci di partite nei cellulari, niente appisolamenti e il Sindaco incredibilmente quasi puntuale, solo sette minuti di ritardo! Il Vicesindaco in maglia viola (un colore notoriamente iellato) si accomoda serioso, stasera non è impegnato in operazioni… chirurgiche, si sforza di scambiare alcune battute col Primo Cittadino come se fosse dovuto al cospetto del pubblico, che invece sa dei loro rapporti non (più) idilliaci;