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Ormai, la politica silvarola è in preda all’ansia e al nervosismo. Ovvio e naturale, dati gli eventi, ma siamo alla solita schizofrenica lotta tra perdenti e…chi persero! Gli amministratori uscenti si affannano a ribadire opere fatte in tre anni e soprattutto da fare nei due mancanti e i Consiglieri di opposizione a rimproverarne il mancato conseguimento, in pratica di tutto. Tutti dimenticano, che i Cittadini non hanno bisogno di essere imbeccati e manco amano chi si spreca per tanto, logorroici e molte volte noiosi. Qua e là, truppe di giovani volenterosi ed anche saggiamente dotati si affacciano sulla finestra della politica e si preparano all’assalto della diligenza elettorale in appuntamento all’anno prossimo, se non ad ottobre.
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E così l’Amministrazione Comignani non c’è più. Il fatto che sia caduta dopo tre anni non è poi una novità eccezionale, val bene quindi concentrarsi politicamente sulle cose fatte o che si potevano fare. Sui social, certi ex Amministratori si affannano a dimostrare (adesso) che la vita amministrativa è più complicata di quello che sembra, a giustificazione che più di quello che si è fatto in questi tre anni, non si poteva fare. Sarà pure vero, ma quanto sarà credibile alla prossima tornata elettorale?
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Attacco ai social! Ricordo un politicante, tanto antipatico quanto arrogante, che riferendosi a un giornalino locale disse dall’alto della sua prosopopea: “Io leggo solo La Repubblica!”, perché all’epoca solo menzionare La Repubblica (per lui) era dire sono di rango elevato, culturalmente... A quale potenza, lo lascio dedurre a tutti i socratici che vanno instancabilmente in cerca della parola “cultura”, poiché ne hanno sempre una semantica insicura. Ovviamente, quel fenomeno di politicante non risparmiò scherno ai Social Network di Silvi, allora nascenti e già rampanti, dando solo prova di quanto timore ne avesse confrontandosi, tant’è che è sparito dal mondo della politica, autoemarginandosi nel suo orgoglio di essere tale.
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Una brutta battuta d’arresto. L’Amministrazione Comunale vacilla sotto l’effetto di una dissidenza politica interna ad opera del partito d’appoggio al PD, ovvero SEL diventato a dicembre SI e successivamente MDP: una sequela di trasformazioni supersoniche per dare vita ad uno schieramento nella sinistra in contrapposizione al PD. Dal punto di vista politico, non si capisce chi ci guadagna a sinistra, dal momento che tra i due litiganti a ridere sotto i baffi sono le destre e affini. Ma rimaniamo a Silvi: i Consiglieri Del Vecchio Antonio e Pelusi Nazzaro si sono dichiarati fuori dall’Amministrazione e il Vicesindaco Partipilo Vito è in attesa di una strana riflessione che lo mantiene in bilico tra l’amministrazione e l’opposizione.
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Se attualmente si può rimproverare qualcosa a questa Amministrazione è senz’altro il ritardo con cui si fa sentire, inizia opere indispensabili, prende decisioni importanti come la convocazione del Consiglio Comunale inerente all’approvazione o no del famigerato Piano Regolatore Generale o sue varianti. Obiettivamente non è rimasta immobile, ma la lentezza amministrativa presenta momenti insopportabili e snervanti se contiamo opere iniziate a ritmo incalzante come la pista ciclabile e poi bloccate per mesi, senza nessun segnale di ripartenza, nemmeno a livello di notizie.
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Il Capodanno silvarolo senza Ordinanza contro i botti è stato sicuramente una battuta d’arresto per l‘Amministrazione Comunale, per una molteplicità di motivi purtroppo non valutati con la dovuta importanza ambientale, sociale ed anche politica. Dunque, innanzitutto bisogna cominciare con il successo dell’anno scorso o, se vogliamo, di due anni fa in cui il Sindaco di Silvi emanò l’Ordinanza antibotti selvaggi e incontrollati confermando una tendenza innovativa ed originale che questa Amministrazione s’era data ed effettivamente messa in atto con una pluralità di iniziative ed interventi clamorosi e sicuramente efficaci, se non indispensabili.