Se attualmente si può rimproverare qualcosa a questa Amministrazione è senz’altro il ritardo con cui si fa sentire, inizia opere indispensabili, prende decisioni importanti come la convocazione del Consiglio Comunale inerente all’approvazione o no del famigerato Piano Regolatore Generale o sue varianti. Obiettivamente non è rimasta immobile, ma la lentezza amministrativa presenta momenti insopportabili e snervanti se contiamo opere iniziate a ritmo incalzante come la pista ciclabile e poi bloccate per mesi, senza nessun segnale di ripartenza, nemmeno a livello di notizie. E che dire della installazione delle contestatissime barriere soffolte o penneli che siano, deliberata ormai due anni fa e che ha solo fatto capolino in zona Dune, destinata forse a saltare anche la prossima stagione balneare? Il tutto si potrebbe leggere come insicurezza, un eccesso di prudenza o di zelo, quasi un timore inconscio che qualcosa vada storto con risvolti tecnici, amministrativi e anche penali che blocca persino la ferrea volontà di dare una svolta al futuro di Silvi, paese che ha atteso fin troppo in passato, ingessato e estremamente anchilosato nel suo intercedere amministrativo. A tal punto, che persino la Cittadinanza stenta ormai a conservare un andamento di pensiero lineare sulla saggia scia cognitiva del da farsi e del concludere, rimanendo incerta sulle colpe e sui meriti. Certo è, che con questa tabella di marcia l’attuale Amministrazione rischia di arrivare al prossimo appuntamento elettorale in grave ritardo, con larga disapprovazione popolare e concedendo ampi e sorprendenti spazi consensuali all’opposizione che attende sorniona e... fiduciosa! Speriamo che non sia così, ma che tutto riparta a gambe levate, pure perché ci sono opere futuristiche di facile realizzazione dietro una seria intenzione di perseguirle, come la sostituzione del binario morto della Stazione con una strada che darebbe al centro di Silvi una svolta epocale sul piano della viabilità e dei parcheggi. (pdf)