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editoriale

Neppure le fascinose e ambite telecamere della RAI sono riuscite a smuovere la nostra ormai collaudata apatia… Tutti parliamo, scriviamo sui social, critichiamo che si sta facendo poco, troppo poco per risolvere il problema del traffico diventato insostenibile… Arrivano le grandi occasioni per farlo diventare un caso nazionale con la RAI che si impegna, come mai aveva fatto finora, programmando una serie di collegamenti diretti con Uno Mattina ma, nonostante gli appelli su FB, all’appuntamento sulla SS 16 si presentano quattro gatti. Le immagini hanno mostrato tanti tir che passavano lentamente ma pochissimi cittadini a far sentire la loro protesta. C’è stata una sola voce degna di nota: la proprietaria di un bar situato nei pressi della postazione RAI. Gli altri solo belle statuine che cercavano di entrare nelle inquadrature delle telecamere. Uno spettacolo che definire indecente è un eufemismo. E, poi, tutti via a smanettare fregnacce su FB… Mi dispiace, ma io non riconosco più i miei concittadini. Una volta bastava molto meno per riunirci e combattere insieme per difendere la nostra città, perfino con mezzi non proprio “regolari”. Il mondo cambia, cambia pure Silvi. Al fronte vanno ancora quasi soltanto i “vecchi”, i pensionati che, ormai, stanno diventando i salvatori della patria e delle famiglie, non solo a Silvi, che in tante sopravvivono anche grazie alle loro pensioni e ai loro risparmi di una vita. E i giovani? Perché ci sono pure i giovani a determinare il futuro della nostra città?... Tranne rare eccezioni, di una delle quali, Davide Brocco, parliamo con grande piacere in questo numero, non se ne vedono in giro, almeno di giorno. E i comitati civici che fine hanno fatto? Si riuniranno ancora in camera caritatis, sempre gli stessi, pochi, bravi e volenterosi, ma certamente lontano dalle telecamere e dai mezzi di comunicazione di massa, gli unici capaci di amplificare la loro voce e farla arrivare nelle stanze dei bottoni. La speranza, quella che può farci prefigurare concreti risultati, allora è riposta nei tanto bistrattati politici locali, sia di maggioranza che di minoranza perché la posta in palio è troppo grande per permettere divagazioni o strumentalizzazioni politiche, che, peraltro, finora non mi pare siano emerse… Speriamo che almeno loro riescano a risolvere questo grandissimo problema “nazionale”, per la sua portata e per le cause che l’hanno determinato, che rischia di avvelenarci non solo l’aria e i polmoni ma anche le tasche con la nostra economia turistica e commerciale che rischia di subire un tremendo colpo tra capo e collo…

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