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periscopioDalle ultime notizie sui giornali, tutta l’opposizione col Dottore! Impossibile fare diversamente, tutti attaccati alla boa, all’unica boa provvidenziale per rimanere a galla ancora un po’, per nutrire speranza di una futura candidatura, per prendere tempo... Enrico Marini, unico, vero paladino e trascinatore, sembra definitivamente uscito dall’ingenuità del passato, sapendo imporsi e scegliendo intelligenti strategie, senza subire diktat vari nemmeno dai politicanti di alto livello. Si sente cresciuto e finalmente volpe nell’eterno pollaio della politica locale, anzi arriva a sentirsi sprecato in loco ed aspira finalmente con la giusta autorevolezza a cariche più gratificanti, consone alla sua personalità e alla sua esperienza quasi ventennale a Silvi tra innumerevoli candidature, amministrazioni, segreterie, cambi di partito, cercando se stesso, quello che adesso si sente. E non ha nessuna intenzione di perdere il treno, ha in pugno i politicanti locali del centrodestra volenti, nolenti e dolenti, di cui avrà comunque bisogno tra pochi anni per unirli ad altri a lui vicini e che provengono anche dallo schieramento opposto. Sa che avrà bisogno di una forza elettorale trasversale e può permetterselo se saprà gestire il tutto, consolidando e potenziando la sua personalità in progressione verso il carisma vero, quello non fatto solo di favori o di promesse, ma di stoffa legata ad un comportamento etico e razionale. Scritto tanto da me, può sembrare strano se non incredibile. Invece no, l’ho criticato e avversato per un decennio, alcune volte eccessivamente ma sono sicuro di aver contribuito alla sua crescita molto di più di quanti gli erano vicini per mera convenienza, per opportunità elettorale cercando e trovando i suoi voti disponibili al compromesso, che ovviamente non sempre lo ha premiato. Tra i politicanti attivi della vecchia guardia, l’unica fedele e coerente fino ad oggi rimane Luciana Di Marco, che lo ha seguito e sostenuto nell’ultima tornata elettorale. Gli altri sono i raccapezzati, i veri perdenti frustrati che si attaccano all’unica speranza disponibile sul mercato della politica silvarola. Alcuni vanno oltre la meraviglia come Michele Cassone che da ambientalista si ritrova alleato di chi è favorevole a nuove costruzioni edilizie per rilanciare l’economia in un PRG, che il Bellissimo vorrebbe immacolato. E che dire di Enzo D’Isidoro sempre fortemente critico con le sue prediche conventuali, con i suoi interventi da moralizzatore crudo e puro dai banchi dell’opposizione nei confronti del Dottore Vicesindaco della Giunta Vallescura?