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periscopioColpo di scena nel Consiglio Comunale del 5 ottobre scorso: l’opposizione al gran completo… fuori dal Consesso! Dopo la lunga schiera di sedie vuote, si accomoda la maggioranza che delibera con ovvia rapidità i punti all’ordine del giorno. Un commento in merito viene intercalato dal Consigliere Fioravante Costantini, che rammenta quanto sia doveroso presenziare e partecipare al dibattito consigliare. Tuttavia e per l’appunto, sfodera un fiore dalla borsa e lo depone sul tavolo deserto dell’opposizione. Il significato di tale gesto si presta a tutte le interpretazioni che solo i fiori sanno infondere e tramandare. Così, “Fiore dona fiore” e gli fa seguito il richiamo altisonante dell’Assessore Rocchio, che senza mezzi termini parla di un’opposizione che fa solo chiacchiere… Dall’altro versante, la reazione dell’opposizione è quantomeno sferzante: alcuni addirittura assicurano che l’assenza totale per protesta non sarà un caso isolato se non verrà concessa più ampia libertà di espressione e di parola durante i lavori del Consiglio. Si prospetterebbe un’assenza ad oltranza... Il massimo disappunto ci perviene dal capo indiscusso del centrodestra e praticamente di tutta l’opposizione Enrico Marini, che in una nota tuona: ”Questa Maggioranza, minoranza nel Paese, arrogante e presuntuosa non è ancora riuscita ad azzeccarne una e si permette di fare scelte strategiche senza la collaborazione dell’opposizione. Allora, possono andare a sfracellarsi da soli e noi metteremo…un crisantemo!” Schermaglia drammatica e la tensione è alta. Certo è che se l’opposizione piange fuori dal Consiglio, la maggioranza non può ridere dentro. Inutile ribadire, l’indispensabile ruolo dell’opposizione in seno a qualunque governo, sia come rispetto agli elettori, sia come presenza deputata più di tutti al controllo della vita amministrativa.