L’attuale vicenda del Parco Marino del Cerrano, in cui non si è riusciti a nominare il nuovo Presidente, ha assunto carattere incomprensibile e perfino grottesco se riflettiamo sul suo iter procedurale e amministrativo. Il tutto appare come un inquietante e iniziale progetto a tavolino, in cui si opera per far dimettere il Presidente precedentemente alla sua scadenza naturale, di farlo diventare Commissario di diritto prima e per prorogatio dopo, quindi alla fatidica scadenza dell’otto luglio... di nuovo Commissario per vacatiolegis.
C’è da scommettere tra alcuni mesi anche in una prorogatio della vacatiolegis, per farlo rimanere Commissario per anni! Complici di tutto questo sono i Comuni di Silvi e Pineto, la Provincia e la Regione. Ultimamente il Comune di Silvi ha pubblicato l’avviso per la nomina di un componente il CDA della Gestione del Parco, sebbene in incomprensibile ritardo. Il Comune di Pineto invece sta saltando a pie’ pari tale atto dovuto e non più rimandabile, cosa che fa pensare in maniera non più dubbia al sopramenzionato “progetto a tavolino”. Il Presidente-Commissario intanto è andato avanti febbrilmente nella sua attività come non mai, guadagnandosi di diritto l’attestato di competenza e perfino di simpatia per essere diventato aperto alle critiche costruttive e al dibattito anche duro sull’argomento Parco. Insomma, Benigno D’Orazio non si è crogiolato sul suo scranno apparentemente traballante, ma ha rilanciato programmi, obiettivi e novità con sorprendente dinamismo e intelligenza, peccato che non abbia impiegato le stesse energie intellettive nei primi anni di Amministrazione! A mio parere, nella platea silvarola dei competenti alla futura presidenza del Parco ne vedrei solo uno capace di rimpiazzare D’Orazio con dignità e concreta possibilità anche di superarlo...Al popolo rimane l’amarezza di contare sempre meno in queste scelte amministrative, anzi di rimanerne completamente estraneo e sarebbe il mal minore se...non si sentisse perfino preso in giro!