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periscopioPassa Natale, passa Capodanno, passano le feste tutte, ma l’ipocrisia rimane. Infiniti auguri sparsi qua e là hanno assunto fisionomie diverse, sappiamo che molti sono strumentali, altri dettati dalla noia e fino alla noia, altri ancora per darsi l’aria del politico tutto d’un pezzo e inventandosi un trafiletto stile Presidente della Repubblica, augurando appunto speranza nuova, serenità, salute, ovviamente ai disoccupati, agli studenti e manco a dirlo agli eroi di tutti i giorni. Guarda caso, sono gli stessi che da una vita cercano soldi e potere sotto false ed insopportabili vesti, gli stessi che si riempiono la bocca di parole sui disabili senza averne preso mai uno per mano, sui poveri senza aver mai allungato la mano nei loro confronti, sui disoccupati senza mai averne mai vissuto la disperazione insieme, persino sugli eroi ma non quelli del pensiero, perché quelli dicono la verità! Insomma un inno all’altruismo…che non tocchi il proprio egoismo. Pochi, veramente pochi auguri sono passati ed hanno attraversato il sentimento, magari in silenzio o appena accennati con un sorriso, con una pacca sulle spalle, con un muto pensiero, con un caffè offerto inaspettatamente. Negli ultimi decenni, si rimpiangono sempre più i tempi andati come genuini, persino da chi non li ha vissuti, scordandone la precarietà e la sofferenza e lasciandosi sfuggire persino le infinite e meravigliose risorse che i tempi attuali ci offrono: verità è, che si avverte di questi tempi e preponderante un mondo etico falso, inaffidabile, di cui non si ha fiducia e con cui si fa sempre più difficile convivere. Il trionfo dell’ipocrisia? No, essa è capace di dilagare ma mai di vincere la guerra che il bisogno affettivo reclama per avvicinarsi al vero. Un augurio che veramente farei, soprattutto al mio Paese è una tendenza alla riflessione sulle proprie azioni, lasciandosi guidare da quelle degli altri che ci toccano l’anima, quella parte profonda che avvertiamo solo noi. Ben sappiamo che possiamo commettere errori in qualunque momento, è un’imposizione dell’umanità, basta non scordarlo e recuperare con azioni vere.

P.S. Auguri a tutti per l'anno che verrà. Sia un anno di speranza nuova, di serenità e di salute. Buon anno ai disoccupati, agli anziani, agli studenti, agli eroi di tutti i giorni. Buon anno anche a chi ha la responsabilità di amministrare a tutti livelli, che lo facciano con responsabilità e con l'obiettivo del bene comune.