In uno dei recenti Consigli Comunali, l’assessore Mancinelli Valeriano ha fatto ingresso in sala, ma subito si è assentato non partecipando al consesso. Questa volta, il deplorevole arrivo in ritardo del Sindaco è stato ancora più marcato ed immediatamente è scattato il passaparola tra i Consiglieri “a spasso”, riferendo che il Mancinelli intendesse dimettersi e si è ipotizzato per “depressione”, dal momento che il peso della responsabilità del suo assessorato gli sarebbe diventato insopportabile dovendo constatare un autentico default delle casse comunali, non si sa se per incapacità o per via della conclamata voragine debitoria in cui versa l’Amministrazione Vallescura. Quello di Valeriano Mancinelli poteva essere un atto legittimo e perfino etico se avesse rassegnato l’intero mandato amministrativo, restituendo tutte le deleghe al Sindaco. Se non che pare che Mancinelli si sarebbe mantenuto una delega e precisamente quella alla Farmacia. Una delega ”tranquilla” che gli avrebbe consentito di continuare a percepire lo stipendio di assessore e di godere di permessi ed esoneri nell’ambito del proprio impiego professionale. Se così fosse, saremmo di fronte all’ennesimo comportamento scandaloso di consiglieri comunali che confondono il mandato elettorale con la possibilità di un incarico pubblico da sfruttare per i propri comodi e per obiettivi tutt’altro che miranti ad un miglioramento delle condizioni sociali, economiche, ambientali e culturali della città. Abbiamo dovuto aspettare il Consiglio Comunale del 12 aprile, ovvero più di un mese, grazie a una interrogazione del Consigliere Rocchio, per una risposta ufficiale del Sindaco che, alla fine, ha  riconfermato a Mancinelli tutte le deleghe originarie, imputando le ventilate intenzioni ad uno “sconforto” dello stesso rientrato sotto la rassicurazione dell'intera Giunta. Già, ma quale Giunta? Nel Consiglio di venerdi sera non si è presentato l’assessore Marini e si è rischiato il tracollo per la mancanza di una maggioranza politica qualificata, con l’abbandono dell’Aula da parte dei tre consiglieri Adonide, Mazzone e Di Febo. Se non fosse stata per l’opposizione che è restata in Aula (ce ne dovrebbero spiegare il motivo, in verità…) fino all’ultimo! E così il buon sindaco Vallescura è stato “costretto” a ringraziare i consiglieri di opposizione per aver salvato lui e la sua scalcinata giunta! Ma  poco dopo il Sindaco ha perso l'ennesima occasione per stare zitto chiedendo la parola. “...Forse dico corbellerie...” attacca, ma non ha neppure il tempo per continuare perché dal pubblico parte la contestazione nei suoi confronti. Il sindacoscatta, si alza furibondo e comincia a “menar il can per l'aia” con un andirivieni nervoso verso l'uscita, urlando a squarciagola e ripetendo ossessivamente “Ti querelo!”. Non si è capito bene con chi ce l'avesse e nessuno ha avuto cognizione di quale fosse l’offesa da lui subita…Per il Presidente del Consiglio, naturalmente, era  tutto regolare, nulla da eccepire se il Sindaco continua a fare propaganda elettorale in  Consiglio Comunale, tantomeno se sbraita e urla come se fosse a casa sua. E pensare che il giovane presidente del Consiglio una sera fece la voce grossa e mostrò tutto il suo petto in fuori con il sottoscritto solo perché…pretendeva l’inizio del Consiglio nell’ora stabilita!..