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periscopio

Nella seduta del Consiglio Comunale del 5 marzo sono arrivato puntuale alla sua ora di convocazione, alle 21,00, insieme ad altri Cittadini legittimamente interessati alla vita politica locale. Si è notata subito la latitanza del Sindaco, così a mo’ di battuta e per vincere la noia ci siamo dati una scommessa: chi avrebbe indovinato l'ammontare dei minuti di ritardo del Primo Cittadino e poi se Gaetano Vallescura avesse avuto il minimo buon senso di chiedere scusa ai Cittadini, certamente non rispettati dal suo comportamento. I minuti passano lenti e i Consiglieri ammazzano l’attesa passeggiando e scherzando, in un’atmosfera di forzata amenità, talchè venisse meno la sensazione di quanto si detestino. Cominciano a perdere la scommessa i più fiduciosi, quelli convinti che il Sindaco arrivasse nei primi quindici minuti, poi a seguire venti, venticinque, trenta minuti… Dopo mezz’ora, colui che viene chiamato Primo Cittadino non arriva, così il Presidente del Consiglio da inizio ai lavori. “Poteva farlo pure prima!”, esclama qualcuno rivolto al Presidente con sdegno, comunque si parte e finalmente dopo altri dieci minuti arriva frettoloso e goffo il Sindaco. Viene decretato il vincitore della scommessa (tutt’altro che fiero), gli altri possono rifarsi sulla seconda scommessa ma qui…vincono tutti, perché nessuno ha scommesso sulle scuse del Sindaco, che “puntualmente” le salta a pie’ pari, convinto di non aver mancato di rispetto ad alcuno! Abbiamo sorriso con ironia amara dell’ennesimo affronto sfacciato di un Sindaco che si ostina a dare di se una figura molto vicina a chi se ne frega altamente del Pubblico che aspetta, ai Cittadini che lo esigono tutt’altro dal punto di vista etico, che non meritano simili scorrettezze da nessuno, tantomeno da chi hanno eletto. Incomprensibile l'atteggiamento di indifferenza a questo reiterato ed inaccettabile ritardo, da parte dei Consiglieri di opposizione: forse farebbero altrettanto se comandassero?