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periscopioCome non parlare del Pontile inaugurato di fronte al Circolo Nautico solo tre mesi fa e già irrimediabilmente danneggiato dalla furia del mare? Sarà ricordato come il Pontile della vergogna, dell’ennesimo spreco di soldi pubblici? Certo è, che in una costa già flagellata dall’erosione è quantomeno ingenuo pensare al successo di una cosa del genere, di una tavolozza in cui mischiare i colori grigiastri della tempesta nella convinzione di farla franca, di un attracco limitato solo all’unica imbarcazione della locale Capitaneria di Porto nei momenti di bonaccia! Se finora i probabili attracchi conseguiti fossero stati dieci, va da se che ogni uno ci è costato 4500 euro! Appare tutto così assurdo, paradossale: in tempi di estrema ristrettezza economica e crisi finanziaria si spendono 45000 euro per vederli volatilizzare in pochi mesi. Soldi piovuti dall’alto senza considerare priorità, senza preoccupazione che cadano in mano di Amministrazioni che vivono di illusioni e non di accorgimenti e strumenti urbanistici calati e meditati scientificamente nel reale bisogno del Paese. Molti asseriscono che questi finanziamenti sono stati facilmente accaparrati dall’Amministrazione silvarola, perché prudenzialmente evitati da altri paesi della costa: come dire, che tutti si sono accorti di quanto fossero inutilizzabili con profitto in una tipologia di costa come quella Adriatica, meno che…Silvi! Il danno non è solo terribilmente di immagine, ma anche economico per le casse del Comune di Silvi (già, notoriamente in pre dissesto) prevedendo che il Pontile debba essere riparato o peggio ancora rimosso, aggiustato e rimesso in acqua non certo a spese di altri finanziamenti, come dire che per noi i guai veri di questa scalcagnata opera cominciano dalla sua fine! L’avvenimento appare grave quindi, ma acquisisce connotati tragici dal momento che non insegna: infatti, per avversare l’erosione i politicanti locali hanno già promesso aiuti e rimedi facilmente immaginabili, ovvero ripascimenti e barriere rocciose qua e là ostinandosi a non prenderne in considerazione l’inutilità sulla scorta di effetti già accertati sul territorio. È sotto gli occhi di tutti il deturpamento della spiaggia a sud di Silvi per via di orribili pennelli e senza effetti positivi consistenti e duraturi. Tutto così evidente, eppure si insiste come la gallina che cerca di attraversare la barriera beccandola col becco, nella impossibilità intellettiva di pensare ad altre soluzioni…che in effetti non ci sono, ricordando per l’ennesima volta che l’effetto erosione è in costante aumento a livello planetario, grazie alle sconsiderate attività umane. Però, già ammettendo questo sarebbe un passo verso una saggia umiltà, l’unica capace di mettere in moto un discorso di lunghi sacrifici ma virtuoso e destinato a più generazioni, bene che vada. (pdf)