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periscopioUn agosto nero per l’Amministrazione Comunale, nell’esercizio delle sue funzioni. Un inizio esplosivo per la gestione della raccolta differenziata, che tutto ad un tratto lo si voleva imporre con controlli a tappeto e provvedimenti immediati di “non raccolta” per chi venisse trovato in flagranza di illecito. Polemica a non finire e degenerata nella popolazione che si è fatta sentire nei social, nei giornali, nelle pubbliche vie, con risvolti anche drammatici, con una tensione crescente a tal punto da indurre l’Amministrazione ad un passo indietro, a prendere tempo per un provvedimento lecito ma non calibrato con lo stato attuale del fenomeno e soprattutto che non ha tenuto conto del periodo in cui ci si trovava immersi, cioè in quel di agosto che rappresenta il culmine della massima presenza turistica. Si voleva regolarizzare o migliorare la raccolta differenziata in un batter d’occhio, quando era rimasta indietro per quasi un decennio, senza rispettare una informazione adeguata e un preventivo sondaggio da cui reperire il reale stato dei fatti e gli umori dell’utenza, elementi prodromici essenziali nelle iniziative sociali e di massa. Dalla brutta esperienza però, una constatazione utile è passata: la popolazione silvarola è ancora abbastanza confusa e poco informata nella corretta raccolta differenziata dei rifiuti, non solo ma sono emerse situazioni anche di cattiva informazione nel senso che certe disposizioni entravano in contraddizione tra loro perché cambiate in tempi repentini e non rese pubbliche tempestivamente o con efficacia. Tutto rimandato quindi nei mesi prossimi e si spera con migliore sorte, talchè il problema ambiente ha bisogno sempre più di assistenza e prevenzione. Ci sono volute alcune settimane per spegnere le polemiche esasperate a riguardo, ma la tensione sociale tornava ad esplodere sulla scorta di Ordinanze di divieto di balneazione del Sindaco, dal momento che certi dati ARTA decretavano l’inquinamento delle nostre acque marine, con valori batterici superiori alla norma. In verità, le zone interessate erano quelle in prossimità di canali di scarico ben identificati, ma il Sindaco ha ritenuto estendere il divieto di balneazione a tutta la zona sud di Silvi, infiammando le proteste dei rispettivi titolari di stabilimenti balneari oltre a creare forti malcontenti tra i villeggianti. Tanto che la prima Ordinanza è stata ritirata dopo solo alcuni giorni (quindi si poteva evitare?) ed adeguata ad interesse solo molto locale, ovvero in prossimità degli scarichi citati. Ma la polemica è comunque aumentata tra residenti e non, quando si è diffuso il collegamento tra l’inquinamento ad una epidemia di gastroenteriti soprattutto tra bambini, in realtà non sostenuto da fonti o dati oggettivi. Ma la frittata era fatta, sotto gli ombrelloni non si è parlato d’altro pure perché le Ordinanze sono state plurime, ripetute e annullate nel tempo fino a queste settimane settembrine rivelando incertezza e inquietudine. Un agosto insomma che sicuramente non ha fatto bene al turismo silvarolo, che ha diffuso sensazioni che i villeggianti si sono riportati a casa rimuginando l’utilità dei soldi spesi. C’è chi sostiene che con meno dilettantismo, si poteva evitare tutto, controllando il fenomeno degli scarichi a mare in anticipo dal momento che persiste da almeno vent’anni ed è risaputo che la causa principe non è il solito inquinatore seriale inutilmente cercato, ma una linea fognaria dimostratasi obsoleta dalla nascita, progettata senza futuro. (pdf)

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