L’Amministrazione si avvia al primo quadrimestre di governo, ma sulla scorta di risultati evidenti non sembra attiva ed efficace, anzi appare sempre più col fiato grosso. La partenza estiva con provvedimenti tanto avventati quanto dilettantistici ne dimostrano l’inesperienza ed anche la presunzione sul piano logistico e ideologico: la “tolleranza zero” sugli extracomunitari venditori abusivi e poi la sciabolata sui ragazzi per i festeggiamenti della notte di ferragosto si sono rivelate unicamente repressive e come tali sempre inefficaci e creatori di tensioni sociali. Sicuramente un maldestro tentativo di scimmiottare il Salvini nazionale senza calarsi nella realtà locale con la saggezza che ogni territorio esige, senza l’umiltà di servirsi di uno studio preliminare sempre necessario sul piano sociale. Poi, il Sindaco che rinuncia all’intero impegno amministrativo, si suppone per motivi personali, una specie di part time per una Silvi a cui è stato sempre insufficiente un Primo Cittadino con piena dedizione al suo mandato. Non ultimo, la rinuncia alla Delega Manutenzioni del consigliere Massimo Santone, sempre per motivi personali. Su quest’ultimo, molti sono convinti che la rinuncia sia stata invece la reale difficoltà di gestire la delega sia per la gravità della situazione, sia per i fondi a disposizione e in questo caso si prederebbe atto di una decisione seria, sincera e onesta di Santone. Al contrario, se è vera la motivazione ufficiale si da conferma del dilettantismo che caratterizza l’intera Amministrazione. Va da se che ogni candidato, ogni politicante minimamente serio ha piena coscienza dei propri impegni personali, famigliari, professionali al momento di proporsi amministratore della Città, tali da non sacrificare o intralciare la futura attività pubblica pena appunto la rinuncia, ma alla candidatura non all’amministrazione! Sulla stampa si sono affrettati a pubblicare comunicati in cui si afferma che i rapporti tra i consiglieri di Maggioranza sono addirittura “eccellenti”, il che la dice lunga sulla insicurezza che emerge proprio in quel seno. Quando i rapporti politici sono buoni è già un miracolo in amministrazione e aggiungerei anche che una certa tensione sarebbe anche normale, soprattutto quando la coalizione è eterogenea sul piano ideologico ancorché facente parte di un intero schieramento. Chi si affanna a tranquillizzare è proprio l’insicuro, il pesce fuor d’acqua che intravede l’attesa della griglia…Insomma, l’impressione generale è che si navighi a vista. Certo è che i ridicoli festeggiamenti da stadio sono terminati e i fautori imbarazzati e spariti: vincere una partita non è vincere il campionato e finora in classifica si rischia di toccare il fondo. (pdf)