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Egregio Direttore,
Il tennis per i silvaroli è diventato un tabù. Non possono più praticarlo sui campi che furono realizzati dall’allora Azienda di Soggiorno con Damiano Agostinacchio presidente. Da allora d’estate e d’inverno in primavera e in autunno quei campi sono stati sempre a disposizione dei silvaroli e dei turisti. Da qualche anno a questa parte non succede più. Da settembre a maggio sono chiusi. Esplicativa la foto con il No entry rivolto ai cani. Evidentemente sono cani anche coloro che praticano questo sport a Silvi e che non hanno diritto d’accesso a una struttura che è pubblica. Resta chiusa per volere di chi l’ha avuto in affidamento o no sappiamo con quale altra formula e pensa di poterselo tenere per chissà quanti anni ancora. E’ come se chiedessimo al Comune un paio di stanze nelle scuole elementari o medie che siano e poi tra affidamento o rinuncia degli altri, restassimo dentro quelle aule per anni. Adesso però qualcosa potrebbe cambiare perchè la settimana scorsa il Circolo tennis fondato nel 2006 che conta ben 50 iscritti in un’assemblea svolta nella sala consiliare del Comune ha deciso di chiedere appunto al Sindaco e alla Regione non si riesce a capire bene chi sia il proprietario comunque sempre di un ente pubblico si tratta, di rispettare anche il circolo intitolato a Sergio Mazzone. Come? Decidendo per un’asta pubblica aperta a tutti gli interessati alla gestione dei campi. È una vergogna per Silvi e i silvaroli non poter disporre di una struttura nel proprio territorio il che accade da anni. Dicono che d’inverno non si può perchè i campi si rovinano. Sono tesi non ufficiali comunque ma non sanno che per cinquant’anni su quei campi si è giocato in tutte le stagioni e grazie a un fondo ottimale con pietre e fascine e ha resistito non solo a tutte le intemperie ma persino a giocatori non proprio talentuosi come il sottoscritto e Claudio Parisi. Così è stata decisa una richiesta con parità di diritti per tutti gli eventuali concorrenti a meno che non ci sia stata una donazione da parte degli enti pubblici il che potrebbe interessare da vicino molto da vicino persino la Procura della Repubblica di Teramo. A Silvi sta accadendo in pratica quel che è successo a Roseto per l’Arena 4 Palme lasciata per anni in abbandono perchè affidata alla Regione che certo non può curarsi di queste strutture. Vediamo come finirà è certo che lo scandalo c’è già stato e speriamo che non debba continuare a lungo.

Amilcare Poggi

Egregio Direttore di Silvi 15,
dal 1981 vengo d’estate a Silvi Marina , pago le tasse (IMU , TARI anche per i fantasmi che potrebbero abitare la mia casa , siamo 2 e paghiamo per 4 ) e da allora si dice che la Piomba, la zona in cui acquistai l’appartamento , sarebbe diventata qualcosa di spettacolare .
E’ vero che ci sono palazzi, strade , parcheggi , ma come si vive ? Come in una citta’ dormitorio .
Fa ridere l’assessore al Turismo che parla di manifestazioni ad agosto . Non so quanto piacciano ai turisti le cose fatte in casa , per gente che viene dalle grandi citta’ ed e’ abituata a ben altro , ma come al solito tutto si svolge al centro dove non ci sono parcheggi , e non si parli di quello sulla Nazionale irraggiungibile per gli anziani . L’unica zona esclusa e’ la Piomba poiche’ anche via Taranto partecipa alle attivita’ .Ma non si dice che la Piomba con i suoi parcheggi potrebbe ospitare auto a iosa ? Ah , se i non residenti potessero votare , quante cose forse cambierebbero ! Noi paghiamo la maggior parte delle tasse e i residenti del centro godono !
Riflettete , gente , riflettete!

Anna Maria Costanti
(Cologno Monzese)

* * *

Gentile Signor Direttore,
sono diventato silvarolo da più di trent’anni, da quando con la mia famiglia abbiamo deciso di acquistare un appartamento a Silvi, cosa che si è realizzata nei primi anni ottanta, per trascorrere i periodi di ferie che gli impegni di lavoro di mia moglie (attualmente preside di scuola media in pensione) e miei, funzionario FS in pensione. Anche se forse non ci siamo mai incontrati ho avuto la possibilità di leggere i suoi editoriali pubblicati su Silvi Quindici e, pur apprezzandone i contenuti, talvolta non li ho condivisi totalmente. La Sua pubblicazione per noi rappresenta l’unica possibilità di mantenere vivo il contatto con Silvi che tanto ha preso e che poco restituisce. L’attuale amministrazione comunale contribuisce notevolmente ad ampliare il divario fra prendere e restituire (ovviamente sotto forma di servizi). Non è certamente merito suo se la farmacia comunale e la scuola elementare/medie hanno una sede propria.Continua la gioiosa campagna di appropriazione del progetto del ponte fra Silvi, Marina di Città Sant’Angelo e forse Montesilvano, nei sogni da oltre un trentennio. Le false mappe di Silvi sono la prova che ci si vanta di cose che non esistono (via Reno termina forse a Silville come in esse indicato?) e la pista ciclabile di cui si mena tanto vanto altro non è che la legalizzazione della circolazione sui marciapiedi affollati da persone che tentano un passeggio per loro pericoloso a causa del veloce zigzagare del ciclisti che non rispettano le regole indicate sui tabelloni stradali installati l’anno scorso (ma c’è qualcuno che le fa rispettare?). Regole che comunque hanno bisogno di essere completate perché non si può tutelare(!?) i ciclisti a scapito dei pedoni: i primi devono percorrere una corsia propria a velocità quasi a passo di uomo mentre i pedoni non devono utilizzare la zona della pista ciclabile.Ultima considerazione, oltre al dileggio la beffa: i non residenti possessori di seconde case sono cittadini di serie B che servono soltanto a pagare tasse salate ai Comuni, a pagare generi alimentari che, seppure in zona di produzione viene offerta a prezzi che nemmeno a Milano osano esporre. A loro (ai cittadini di serie B) neanche la soddisfazione di non votarli a meno che non si trasferisca la residenza del marito o della moglie a Silvi. Giunti a questo punto Le chiedo la cortesia di inviarmi via mail (ovviamente se possibile) al mio indirizzo di posta elettronica.

Argo

(P.S. Mi chiamo …omissis… e abito, quando sono a Silvi in via Ticino. Nel caso decidesse di pubblicare questo mio sfogo, La prego di usare lo pseudonimo ARGO. Grazie.)

Egregio Direttore,
abito la seconda casa a Silvi fin dal 1973, proprio di fronte all’ex “Villaggio del fanciullo” .Ho ancora negli occhi e nel ricordo la gioiosa animazione che caratterizzava quel luogo, dalla spontanea struttura composita che la rendeva, non solo architettonicamente pregevole nell’aspetto, ma, facendola unica in Silvi e forse anche per questo, degna di essere integralmente mantenuta, così come lo fu un tempo per la più vetusta e prestigiosa “Torre di Cerrano”.So che sarebbe facile esporre critiche sul suo attuale stato, come sono convinto della loro sterilità.Per tale motivo oso azzardare una proposta che non solo riguarda l’attuale incompleto corpo centrale ma anche gli altri piccoli edifici che ne costituiscono il variegato complesso originario da ripristinare nella sua movimentata esteriore integrità, cappella compresa. Per cui ecco la pazza idea: recuperare l’intero complesso dell’ex “Villaggio del fanciullo” e con esso dotare, l’intero apparato ricettivo locale, di un luogo comune ove garantire al turista l’ospitalità per un proprio caro trasportabile ma che non potrebbe essere assolutamente lasciato solo perché bisognoso di assistenza e/o costante controllo. Ciò consentirebbe a quella famiglia una sosta nel quotidiano travaglio senza però perdere il contatto con il proprio caro perché visitabile in qualsiasi momento e che, amorevolmente ospitato in un’altra vicina struttura ricettiva all’uopo predisposta, gode gli stessi loro benefici, rendendo così fattibile una altrimenti impossibile comune vacanza.Provi a pensare a coloro che, ospitati in un piccolo edificio costituito dal solo piano terra ed immerso nel verde, possono essere dal personale a lui dedicato giorno e notte(la può fare un parente), facilmente condotti fuori della stanza a godere del sorgere del sole in riva al mare o rimirare la stupefacente bellezza di un incontaminato cielo stellato appena fuori dal loro uscio.Provi a pensare che la stessa cosa avvenga per coloro, che potendo contare su una certa indipendenza, possono essere ospitati nei miniappartamenti predisposti lato mare del complesso centrale, mentre coloro che sono in grado di essere totalmente autonomi, trovano alloggio in singole stanze dal lato opposto. Provi a pensare che tutto potrebbe accadere con la stretta collaborazione (o diretta gestione) delle strutture ricettive del luogo che, nei confronti dei loro clienti, si presenterebbero e si rapporterebbero come unici referenti sia per quanto riguarda la prenotazione sia per quanto riguarda il saldo che avverrebbe applicando la medesima retta anche per quella particolare ospitalità.Questo è solo l’embrionale e rozzo canovaccio che può trovare vita ed essere perfezionato con la collaborazione di tutte le risorse produttive presenti nel paese e legato a doppio filo con la struttura sanitaria di Atri, con il volontariato locale ed europeo(vacanza per assistenza) e con tutta la struttura ricettiva propria di Silvi Marina. Uniche condizioni, silenziare il parco giochi e spostare altrove il campetto di calcio.In poche parole, fare di Silvi il primo comune in Italia e forse nel mondo, in grado di consentire la vacanza a tutti coloro che non possano permettersi di abbandonare un loro caro, e che invece, sapendolo vicino ed amorevolmente accudito, possono a lui riunirsi in qualsiasi momento.Il tutto preceduto da un sondaggio, poi studiato e perfezionato se non inventato, potrebbe anche essere poi trasformato in un pacchetto organizzativo redatto in tutti i dettagli (format) e che, protetto da brevetto, potrebbe essere poi venduto a tutti coloro che lo volessero imitare, in modo da divenire esso stesso una possibile fonte di autofinanziamento. Distinti saluti.

(Lettera firmata)

* * *

Gentile Direttore,
Siamo un gruppo di villeggianti di vecchia data e abbiamo letto la Vs rivista Silvi 15.
Ne vogliamo parlare del degrado di Silvi Marina? Non sappiamo da quale parte cominciare. Cercando di essere più succinti possibili iniziamo dalla nettezza urbana. Secchioni maleodoranti in strada durante il passeggio e all’ingresso degli stabilimenti, cosa alquanto vergognosa, nessuno controlla se vengono lavati e disinfettati; raccolta vetro alle 6 del mattino con un frastuono indecoroso. Spiagge senza nessun controllo, ognuno può fare quello che vuole con un’anarchia mai vista in nessuna località turistica a cominciare dai cani ormai diventati padroni della spiaggia. Qualcuno dovrebbe educare sia i padroni che i proprietari degli stabilimenti. Nessuno controlla che vengono portati cani a tutte le ore e di tutte le taglie non solo sotto gli ombrelloni, ma liberi e anche in acqua nell’orario di punta in cui bambini di tutte le età stanno facendo il bagno, però si distribuiscono posacenere, che nessuno peraltro ha visto. Se non ricordiamo male Silvi ha aperto un arenile per cani... È vero che è a discrezione del gestore di stabilimento l’ingresso ai cani, ma la regola impone guinzaglio non allungabile, museruola e non deve stare sul suolo. Allora chi controlla che tutto questo non avviene? I Vigili dove sono? Si presentano solo per le stupide multe dei 5 cm o per i 5 minuti superati dei dischi orari, oltretutto ben nascosti dalle piante. Vogliamo parlare delle biciclette che invadono il marciapiedi investendo pedoni a non finire. Cosa aspettiamo a fare multe a ciclisti che vanno a velocità esagerata o a fare una semplice riga in terra per dividere il passeggio pedonale dal limita bici, deve uscirci il morto per ottenere qualcosa? E’ vero che chi la vuole cotta chi....cruda ma basta tanto poco per accontentare tutti. Trattate male i turisti che vi portano soldi e lavoro; non organizzate nulla per intrattenere ragazzi, eppure basterebbe molto poco; un pò di musica, delle cover, mercatini ben fatti, belle musiche in piazza, sport ecc. mettendo un civile limite di orario come in tutte le località balneari. Volete i turisti ma poi fate di tutto per cacciarli. La vostra fortuna è che siete ben raggiungibili e con un buon clima per bambini e anziani. Non è un problema politico ma di buona volontà, ci vuole più collaborazione, rispetto, voglia di migliorarsi, più tutela per il turista e PIÙ CONTROLLI. TROPPA ANARCHIA ( per non toccare il tasto notte bianca, o colorata come vi pare, che dopo la prima venuta bene le altre hanno fatto piangere. Ma era tanto difficile proseguire sulla stessa linea? O ferragosto che a parte il concerto sull’acqua, stupendo!, e i fuochi, il nulla più completo. Niente processione, ne una bancarella, niente di niente, piatto assoluto!!!). Concludiamo qui, per non toccare altri tasti: come per esempio multe solo ai turisti, mentre le macchine che si riconoscono che sono dei residenti si aspetta il loro ritorno all’auto invece di scrivere la multa, concludendo con la frase: “che gentile che è stato”: Come vogliamo mettere questi episodi. Vi faremo anche avere anche l’ordinanza per i cani in spiaggia, così vi darete una mossa a far rispettare le giuste regole igieniche, sia per chi è allergico e sia per chi ha la fobia degli animali. Sicuramente ci sentiremo ancora. Distinti saluti.

Un gruppo di villeggianti DELUSI da troppo tempo!!!

P.S. Lei può anche ignorare questa Ns, ma purtroppo questa è la realtà di Silvi, e non risponda come molti gestori dicendo: “chi ti chiede di venire”: Questa risposta si commenta da sola. Ci creda noi siamo affezionati a questa località e, se le fa piacere, sappia che seguiamo le notizie di Silvi attraverso il suo giornale pubblicato sul vostro sito web. Le inviamo queste righe con la speranza di ritornare alla vecchia Silvi e che le cose migliorino, anche se è palese che non c’è nessuna voglia di privilegiare il turista, ma bensì di allontanarlo

Giulia Di Silvestro

* * *

Gent.mo Direttore,
come da accordi telefonici col Suo collaboratore inviamo una nota di protesta inoltrata al Sindaco di Silvi (e p.c. all’Assessore alle Finanze) inerente i criteri utilizzati per la Tassa Rifiuti dell’anno in corso.Tale nota è stata firmata da 20 non residenti del solo Stabilimento La Perla provenienti da differenti regioni e provincie ed è stata protocollata con N° 30419 del 17/08/2015.
Certi che Lei ne farà l’uso che riterrà più adeguato e opportuno, porgiamo distinti saluti.
Luciana Silvestri e Vittorio Fornarola (per tutto il gruppo)
AL SINDACO di SILVI MARINA e p.c. all’Assessore alle Finanze
I sotto elencati firmatari intendono ribadire all’Amministrazione Comunale di Silvi la propria ferma contrarietà per i criteri utilizzati, con la Delibera n° 41 del 30/5/2015, ai fini di stabilire le tariffe TARI dell’anno corrente.
1. È stata operata una disparità di trattamento tra cittadini residenti e non residenti per quanto attiene il numero di occupanti degli appartamenti, accettando come valido il certificato anagrafico per i primi e respingendolo per i secondi.
2. Di nuovo è a nostro avviso illegittima, oltre che vessatoria, l’attribuzione d’ufficio del numero di occupanti “presunta” in base ai metri quadrati, in quanto così si nega la validità dello stato di famiglia, che è certificazione ufficiale giuridicamente valida.
La politica di imporre alte aliquote ai non residenti e di penalizzarli con scelte discriminatorie e in vari ambiti (dai parcheggi a orario dovunque, al mercato allocato in una zona priva di possibilità di parcheggio etc. etc.) ha creato e crea un malcontento generalizzato e diffuso tra i non residenti e reca un forte danno d’immagine a Silvi Marina, località a cui eravamo sinceramente affezionati, frequentandola da anni. Non bastano “notti bianche” o “multicolore” a controbilanciare disservizi e vessazioni.

FIRME: Seguono n° 20 firme del solo stabilimento La Perla

Protocollata col n° 30419 del 17/08/2015

* * *

Sig. Direttore,
per correttezza devo informarLa che ieri mattina essendomi recato al comune di Silvi ho avuto l’occasione di incontrare il Sindaco ed il comandante dei vigili, abbiamo avuto un colloquio chiarificatore ed hanno affermato l’impegno a risolvere il problema dei parcheggi in via L.Da Vinci ad iniziare dal prossimo settembre ed a coinvolgerci nella scelta da adottare.
Pertanto La prego, se vuole dare notizia di quanto precedentemente esposto, di farlo alla luce di questa nuova situazione. La ringrazio per la cortese attenzione e La saluto.
Aldo Collina

Egregio Direttore,
spero proprio che pubblicherai questa mia lettera. Ho letto su Silvi Quindici scorso un tuo articolo sull’area dell’ex campo sportivo. Premetto che sono un cittadino nato e residente da sempre in via Taranto: quindi chi più di me potrebbe testimoniare il degrado che c’è stato in questi ultimi anni. Ci risiamo, caro direttore. Sono sempre altre persone – non chi ci vive! – a decidere cosa è giusto fare nell’ex area campo sportivo. In un quartiere dove ci sono solo due file di case, delle quali più della metà chiuse, ci si vorrebbe fare un altro parcheggio dove quelli già esistenti sono sempre vuoti e si riempiono solo quando vengono i “lanzichenecchi” (camperisti e roulotte, ndr) a fine settimana, probabilmente scacciati da altre località perché, come giustamente tu hai scritto, quando se vanno lasciano solo immondizia.08 lettere Parcheggio, dunque, per chi e perché? Alberghi non ce ne sono, tranne una piccola pensione per la quale il Comune potrebbe anche riservare una piccola area e affittargliela (anche se le strutture alberghiere sono tenute a servirsi del multipiano che potrebbero usare per i loro clienti!). Creando un parco con annessa pineta si valorizzerebbe l’intera zona dando anche valore alle case e, considerata la diminuzione delle presenze turistiche, potrebbe invogliare qualche villeggiante in più a scegliere questa nostra zona di Silvi. L’area dell’ex campo sportivo, consentimi di osservare, è ben diversa da piazza Nassirya in quanto qui già esiste una ampia strada asfaltata e agibile che consentirebbe un agevole accesso ai mezzi per la manutenzione. Piuttosto il vero problema, secondo me, si creerà quando il Comune accentrerà proprio a ridosso di quest’area un bel numero di operatori della cosiddetta “piccolapesca” costruendo, addirittura, delle baracche tra Fosso Concio e l’attuale spiaggia libera (a proposito sarà rispettata la norma che prevede di lasciare una distanza di almeno 20 metri dal suddetto corso d’acqua e l’insediamento dei pescatori? E sarà ancora lasciata una porzione di spiaggia “libera”?). Immagina, caro direttore tu che, tra l’altro, conosci bene questa zona di mare, quante cataste di attrezzature sporche, nasse e ferri arrugginiti riempiranno quel tratto di spiaggia. Ne abbiamo già avuto un assaggio nei mesi scorsi: i pescatori hanno lasciato per parecchie settimane le loro sporche e maleodoranti attrezzature sull’arenile favorendo le incursioni di giganteschi ratti… Il Comune, sembra, che ha a disposizione questi fondi: dove li impegna per fare le baracche ai pescatori e creare zone di sporcizia e maleodore? Dove nessuno reclama: in zona Piomba, lontano dalle case e in via Taranto… Perché, piuttosto, se veramente si crede nella democrazia, non si chiede direttamente ai cittadini residenti cosa vorrebbero fosse fatto nelle aree in cui insistono le loro case e le loro attività?

Un cittadino inc…to

Lettere al Direttore

(Ci sono pervenute parecchie lettere: per ragioni di spazio, non siamo riusciti ad inserirle tutte)

Egregio Direttore
Inriferimento all’articolo apparso su SILVI 15 a firma da Mara Stancapiano esprimiamo lo sdegno più totale, non tanto per la posizione “ideologica” che, seppur non condivisibile può essere rispettabile, quanto per il modo in cui essa viene esposta. Spesso ci si erge ad opinionisti senza conoscenza della materia, senza analisi sociale e solo per mettersi in mostra. Citare Margherita Hack, nota animalista e vegana, oltre che scienziata di fama mondiale in un contesto palesemente specista, denota pretestuosità ed abissale incompetenza. Quello che possiamo affermare e che “chi alimenta un animale affamato, alimenta la propria anima” poiché grande è l’aiuto che cani e gatti offrono quotidianamente, disinteressatamente e amorevolmente agli uomini, vedasi ad esempio il loro utilizzo nella ricerca di persone scomparse, pet-therapy, indagini di polizia attraverso i cani molecolari, antidroga, antivalanga, salvataggio a mare, guida per non vedenti o semplicemente in qualità di unico riferimento affettivo di persone, sole, anziane e/o malate, compagno di giochi per i bambini.Un bimbo che cresce supportato dall’affetto e dall’amicizia di un animale diviene un uomo migliore: più responsabilizzato, socializzato ed equilibrato nei propri sentimenti. II guasto prodotto alia giornalista (?) dalla favola di Cappuccetto Rosso è enorme perché il “lupo cattivo” non è stato sufficientemente elaborato nella fase di crescita.Tanto premesso, l’acquisto di gadget, cappottini ma, soprattutto, provvedere ad una alimentazione equilibrata e di qualità, risulta essere ben poca cosa rispetto a ciò che loro ci donano ogni giorno e resta il fatto che ognuno e libero di investire il proprio denaro in ciò che ritiene più importante e fondamentale per se stesso ed i proprio affetti!La visione antropocentrica della Sig.ra Stancapiano, che sorvolando sull’esempio di Francesco d’ Assisi che ringraziava il Signore per tutte le sue creature estasiandosi alloro cospetto e chiamandoli “fratelli e sorelle”, scomoda l’Arca del buon Noè, non tiene in debito conto che negli ultimi 10.000 anni la Terra ha subito mutamenti geofisici e antropologici. Gli uomini non indossano più pelli e possiedono armi superiori alla clava! Allo stesso modo, alcune specie animali, nostri compagni di percorso fin dall’età della pietra, non sono più capaci di procacciarsi il cibo autonomamente tanto più se si tiene conto del depauperamento delle risorse, anche alimentari del pianeta per l’ingordigia e la superficialità umana.La nostra storia evolutiva è strettamente legata all’incontro con alcuni di loro: cane, gatto, cavallo e con i quali, nel processo coevolutivo è stato stabilito un rapporto di mutualità e reciprocità in conseguenza del quale l’uomo provvedeva al loro sostentamento quale compenso al supporto ricevuto nella caccia, guerra, nel tenere lontano dagli insediamenti abitativi altri animali ritenuti nocivi o pericolosi. Questi animali, oggi considerati da affezione, giuridicamente, oltre che moralmente, hanno un ruolo sociale ben riconosciuto e tutelato.Chi condivide I’affetto e la compagnia di uno di loro deve poter fruire degli stessi diritti di qualsiasi altro cittadino!Sollevare un vespaio contro l’istituzione di aree dedicate al libero sgambamento dei cani adducendo motivazioni fuori contesto denota totale, profonda ignoranza ed intolleranza poiché le stesse sono maggiormente necessarie a chi li teme.Tralasciamo qui una descrizione approfondita delle crudeItà che l’uomo e capace di perpetrare contro animali indifesi e capaci solo di donare amore incondizionato e sguardi amorevoli ai loro padroni. Tale amore viene spesso ripagato con abbandoni lungo le autostrade, lanci di cuccioli dai ponti, cani e gatti bruciati vivi per divertimento, torture e sevizie fino a quelle sessuali. Su questo argomento mi fermo perchè è doloroso anche parlarne, ma, ovviamente, non si possono tenere occhi e orecchie totalmente chiusi. La rete è piena di notizie su tali argomenti, chi vuole può ben documentarsi. Recentissima è la notizia che in Cina hanno ammazzato circa 10.000 cani per mangiarli in una loro barbara festa (almeno per la nostra cultura) coincidente con il solstizio d’estate la cui esistenza viene negata dal Governo cinese. Come si può essere totalmente insensibili a tutto questo? Quando un animale aggredisce poi è quasi sempre colpa dell’uomo che, credendo di avere a che fare con un giocattolo, non lo rispetta.Una cultura cinofoba, che nasconde ben altre intolleranze inespresse, non giova alla Stancapiano, ne giova alla crescita di civiltà che questa città si è proposta e vuole perseguire. Una realtà sociale aperta al nuovo, bella ed ospitale, in cui tutti, animali umani e non, abbiano diritto di cittadinanza.

Silvi, 27 giugno 2015
(Nota corredata da 21 firme)

* * *

Egregio direttore,
Salve a tutti i lettori di Silvi Quindici, volevo lamentare dell’arrivo della tassa dell’immondizia: che botta! La mia piccola attività commerciale non potrà sostenere una spesa tale per molto tempo! Quasi 4 mila euro per un locale nemmeno centrale! E un amico dell’assessore al bilancio mi aveva assicurato che quest’anno sarebbe stata più bassa! Che dire? Che delusione!

E. De Tollis (un commerciante)

* * *

Esimio Direttore,
Complimenti, leggo con piacere sul vostro giornalino che all’Hotel Parco delle Rose, per cui a Silvi, è sbarcato un defibrillatore! Noi ne siamo dotati da 3 anni e ogni stagione lo comunichiamo alle autorità competenti (sperando che se ne siano accorte), inoltre dieci anni fa proponemmo all’ex assessore al demanio di creare una rete sulla costa, verbalmente si impegnò a portare avanti il discorso ...ma in realtà l’impegno fu uguale a zero. Meglio tardi che mai.
Cordiali Saluti.

Stabilimento Balneare SKIPPER
Giuliano Freschi

Caro Silvi15,

sono un attento lettore che ti segue sempre. Debbo però rilevare la cattiva abitudine della moderna classe politica: annunciare detta meglio annuncite! Da Renzi agli assessori di Silvi è tutto un annunciare. Tempi moderni di sola apparenza! L'altro giorno leggevo su Facebook un assessore che annunciava le presenze da record di turisti per il 2 giugno! Innanzitutto i dati ufficiali escono a fine stagione e poi figurarsi se un giorno dopo già possono essere fatte delle stime. E' chiaro l'intento manipolatore in perfetto stile Renzi! Mi fanno rimpiangere la prima Repubblica! Cari saluti

Franco Alonzo

* * *

Gentile Direttore,

spero proprio che le giunga questa lettera che vuole dimostrare vicinanza ad un uomo valoroso e rispettoso quale è Luigi. Nel suo ultimo numero ho letto un articolo di chiarimento e scuse verso Luigi che è stato oggetto per anni e anni su questo giornale di sberleffi e prese in giro. Io dico che le scuse non sono sufficienti e Luigi non ha mai meritato tutto quanto pubblicato gratuitamente sul suo conto. Luigi è una persona onesta, ligia al dovere, corretta e che si è sempre dato da fare per Silvi. Se non ha mai risposto o replicato tramite opportune sedi è solo perché è un gran signore. Le scuse non sarebbero sufficienti ma lui è un gran signore, vi è andata bene. Saluti

Filippo Brandani

Caro Direttore,

Periscopio è un dispositivo ottico che consente di esplorare l’intero giro dell’orizzonte a un osservatore che si trovi in una posizione in cui la visibilità diretta non sia possibile o sia pericolosa. Una parola che ha avuto fortuna nel giornalismo intesa come rubrica di approfondimento e comprensione di idee. Il suo giornale caro Direttore ha ospitato ostinatamente in tutti questi anni periscopi con il mirato scopo di parlare (per rispetto non dico sparlare o infangare) di persone di tutto rispetto della nostra Silvi: ora nell’ultimo numero ho notato invece le piene scuse dopo anni di discutibilissimo (per utilizzare un eufemismo) giornalismo. Dopo aver parlato male, preso in giro, parlato addirittura di processi! Il tutto sempre stando attenti in modo furbo nel giocare tra il detto e non detto per non incorrere in denunce. Vittima scelta è il povero Luigi, fatto oggetto di qualsiasi gratuito attacco: solidarietà a Luigi! Caro Direttore le scuse non bastano! L’io pieno di sé, ricolmo di orgoglio e cattiveria indescrivibile, la camuffata ignoranza dietro belle parole e ragionamenti filosofici scopiazzati qua e la: la rovina della civiltà, l’ombra nera dell’oscurantismo! Il suo giornale non potrà mai finire di scusarsi con l’amico Luigi!

AdP

Gentile signora AdP ed egregio sig. Brandani,

permettetemi di dissentire sommessamente da quanto mi avete scritto. I giornali, soprattutto quelli cosiddetti “locali” ci sono proprio per dare le notizie che toccano la vita o gli interessi di vario genere dei cittadini a cui sono destinati. Questo è il ruolo cheha avuto ed ha, indubbiamente, Silvi Quindici che è scritto, stampato, messo a piena disposizione di chi ha inteso intervenire e offerto a tutti, da 10 anni a questa parte, del tutto gratuitamente a spese di chi lo dirige. C’è stata una discussione, senza esclusione di colpi, come si conviene a guerrieri di razza, tra un nostro redattore (che scriveva liberamente a titolo personale) e LuigiColantonio, il quale non è stato, certo, a leggere inerme quello che su di lui veniva, scritto talora ingiustamente e con toni non propriamente idilliaci. Infatti, lo stesso Luigi, in più circostanze non ha lesinato critiche al mio collaboratore, talora anche a me e a questo giornale. Le sue critichenon le ha mandato a dire, giustamente, da altri ma lo ha fatto servendosi del “suo” giornale. Cose normali, ancorché criticabili laddove vi è stata una certa esagerazione nell’uso dei termini, dall’una e dall’altra parte, beninteso. Accusare e criticare chi ha riconosciuto apertamente e con encomiabile sincerità di avere, in alcune circostanze, esagerato, frainteso e, perfino, erroneamente interpretato atteggiamenti e prese di posizione di un'altra persona diventata oggetto dei suoi articoli, mi pare eccessivo e poco calzante nel nostro caso. Sia io che Luigi riteniamo, ormai, del tutto superate certe incomprensioni e certi atteggiamenti. Ambedue (Luigi più di me…) abbiamo pochi e bianchi capelli e la giusta esperienza per ritenere definitivamente chiuso il ”caso” e andare avanti nel nostro impegno senza rancori e con rinnovato entusiasmo. (fc)

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