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Caro Direttore,
di fronte a tali a tanti problemi irrisolti che offendono il paese e la dignità di chi ci vive sarebbe bene farsi dei bagni ristoranti nel ns bel mare, ma anche questo è diventato difficile per alcuni silvaroli, come difficile è andare a messa o salutare il vicino che sempre vedevi al posto di un muro che pare un vero posto di blocco, anzi, eretto come una trincea di notte, per non farsi scorgere dal nemico cittadino. Sono molti i segnali di un paese che non sa più raccontare la verità, che non impara dagli errori ma insegue il cavillo, la scusa, il capovolgimento ai danni di tutta la società. Dal 22 aprile data della diffida notarile ad oggi tutti i politici , vecchi, vecchissimi, ed improvvisati, ci hanno consegnato una specie di testamento debitamente controfirmato al quale aggiungere anche una virgola sarebbe sprecato. Personalmente mi dispiace per Comignani col quale sono sempre riuscito ad avere un dialogo che ci ha portato ad avere un piano condiviso per il paese, lo ringrazio per quanto ha provato a fare, senza calcolare bene forse la portata degli impegni assunti con i mezzi a disposizione. Il suo errore è evidente ahimè, ha gestito il suo gruppo, o possiamo dire che il gruppo non ha difeso il leader? La minoranza, che pur sempre rappresenterebbe gli interessi di Silvi, ha atteso inerme e forse inconsapevole, che i problemi seppellissero l’Amministrazione Comignani... senza capire che nel fallimento, non si salva nessuno, Silvi prima di tutti. Con alcuni cittadini abbiamo firmato un comitato per poter dialogare con le istituzioni sul caso passaggio a livello... C’è tanto da fare e bisogna essere in tanti. Per chi volesse aderire al comitato, si può rivolgere direttamente al presidente Antonio Di Costanzo (Stazione AGIP nei pressi della Chiesa dell’Assunta – tel. 333 5745688) oppure, considerato che il tuo giornale è particolarmente sensibile a questo problema, può contattare la redazione di Silvi 15 (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 3299394091).

Lucio Giardini

* * *

06 letteraCaro Direttore,
percorrendo l’incompiuta pista ciclabile nel tratto che va dall’Abruzzo Marina Hotel e si interrompe bruscamente contro un pilone del ponte sul Concio, ho provato un senso di tristezza nel vedere come sono stati condotti i lavori finora. Per costruire il tracciato, è stata distrutta una fascia di prato dove insistevano i giochi per bambini e alcune panchine letteralmente divelte, rotte e lasciate pericolosamente lì senza segnalazioni, come può vedere lei stesso nella foto che le allego. Quella piazzetta era l’unica che aveva insieme un discreto parcheggio e nello stesso tempo una piccola passeggiata sul mare e un giardino con giochi per bambini. E’ arrivata la tanto attesa pista ciclabile, che “ciclabile” per ora non è, creando disordine e, se me lo consente, sperpero di denaro pubblico. Mi permetta di fare due brevissime osservazioni: 1) il tratto di pista ciclabile in questione non ha né capo né coda e neppure gli elementi fondamentali per essere definita tale. Per quel che ne so io, quando si appalta un’opera pubblica lo si fa “a lotti”. Ossia si realizza un pezzo alla volta, compatibilmente con le risorse a disposizione in modo tale che l’opera, o parte di essa, inizia e finisce nella sua completezza senza interruzioni e, soprattutto, senza recare danno o pericolo per i cittadini. 2) Lì il cantiere è stato aperto, sono iniziati i lavori, sono stati danneggiati luoghi e attrezzature pubbliche e, d’improvviso, sono stati interrotti, senza che nulla sia stato messo in sicurezza o recuperato (panchine ed altro). Ho l’impressione, ma spero di sbagliarmi, che anche la pista ciclabile, come il ponte sul Concio, rimarrà un’eterna incompiuta… Nel frattempo, però, sarebbe bene che chi di dovere (uffici comunali competenti, direttore dei lavori ecc…) provvedessero con la tempestività che il caso richiede a fare quanto è di loro competenza e responsabilità per evitare danni a persone (bambini in particolare) che in prossimità della bella stagione saranno in tante a passare da quelle parti e a togliere almeno gli spezzoni delle panchine distrutte barbaramente dalla vista dei cittadini…”contribuenti”!...

A.D.S.

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