Per l’Abruzzo e le province di Teramo e Pescara in particolare, il nuovo anno è iniziato in maniera drammatica: forti scosse di terremoto, imponenti nevicate, la slavina che ha travolto l’hotel Rigopiano provocando vittime e lutti, tanti i paesi e le contrade isolate per lunghissimi giorni a causa della neve, innumerevoli famiglie senza luce, senza riscaldamento e con l’impossibilità di muoversi. Dove non è arrivata la neve, come qui alla marina, si sono verificate piogge intense e mareggiate come non s’erano mai viste finora, con strade allagate e cantine inondate! Non è stato un buon inizio. In questa situazione difficile è venuta fuori, però, la grande forza d’animo dei colpiti direttamente dalle avversità e la generosità di tante donne e uomini silvaroli, soprattutto giovani e, persino, ragazzi che hanno lasciato tutto e si sono messi a completa disposizione di coloro che si trovavano in difficoltà, magari anche solo per aiutarli a spalare la neve. Per non dire di quanti, tra militari, vigili del fuoco, Protezione Civile e volontari che con il loro intervento, affrontando grandi sacrifici, si sono dedicati anima e corpo nell’opera di soccorso. Lo spirito di solidarietà si è manifestato concretamente anche con l’offerta di ospitalità presso le proprie case a chi era in condizioni di grave disagio per la neve o per la mancanza di energia elettrica, gas e, perfino, dell’acqua potabile. È bello e davvero emozionante constatare che anche nella nostra città, multietnica, malandata, socialmente poco attrezzata e talora sorda e cieca di fronte alle altrui disgrazie, ci siano persone che sanno dare un significato serio e diverso alla propria vita dimostrandolo con azioni concrete. Decine di ragazzi e adulti di Silvi, armati di pale, sono andati ad Atri e fino alla lontana e isolatissima Arsita per aiutare a liberare le case e le strade dalla neve! Questo ci conforta e ci ripaga delle innumerevoli storture che nei vari settori della vita cittadina siamo abituati a subire e a far subire a causa dell’egoismo e della presunzione. È su questa Silvi che poggia il futuro delle generazioni che verranno. Tutto il resto è fumo che, fortunatamente, svanisce, sia pure lasciandosi dietro tracce di polveri inquinanti…