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editoriale

È Natale, la Festa per eccellenza della bimillenaria tradizione cristiana. Natale nella sua accezione letterale e sostanziale significa “nascita” di Gesù, con buona pace di chi tenta di contaminarla e contrabbandarla con altri significati che nulla hanno a che vedere con la storia e con la realtà. Per noi cristiani il Natale è questo ed è solo questo. Tutto il resto è soltanto un inutile tentativo di sminuire un avvenimento che è la pietra miliare della fede cristiana. Ovviamente, ognuno è liberissimo di festeggiare quello che vuole il 25 dicembre, e ha pure tutto il nostro pieno rispetto. Ma non può vietare alla stragrande maggioranza degli italiani e delle popolazioni del mondo occidentale di esprimere sentimenti di gioia e di commemorare con feste, canti e… pranzi una ricorrenza che si ripete da circa due mila anni. Il Natale è nella nostra cultura, nella nostra tradizione, nel nostro essere famiglia. Noi abbiamo il diritto di festeggiarlo come l’hanno festeggiato da sempre i nostri padri e non ci può essere ragione alcuna (etnìe diverse, Stato “laico” e quant’altro…) che potrà mai impedircelo. La vicenda infelice del tentato divieto di far cantare canzoni di Natale ai nostri bambini della scuola primaria lo consideriamo solo un errore di percorso. In tal senso apprezziamo l’atteggiamento della scuola “ufficiale” che ha rimesso a posto le cose. E’ il primo Natale della giunta Scordella chiamata a rimettere in moto la macchina amministrativa dopo la parentesi commissariale. E’ presto per esprimere giudizi. Ma qualche buon motivo per sperare in un futuro migliore lo abbiamo. E ci conforta anche la constatazione che tra coloro che siedono nei banchi di opposizione c’è una buona propensione a collaborare, almeno su problemi che hanno una indiscutibile importanza per la nostra città e su questioni che attengono, in particolare, il sociale e il ripristino/miglioramento dell’arredo urbano. È sintomo che si sta crescendo sotto il profilo dell’attività politica e che i legacci dei pregiudizi “a prescindere”, pian piano stanno lasciando il posto a un consapevole atteggiamento di collaborazione, almeno quando si tratta di puntare e cercare di raggiungere obiettivi importanti per la nostra città. L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle ha fatto segnare anche una nota positiva: crescono i comitati civici e di quartiere che stanno a dimostrare che nella nostra città c’è tanta voglia di partecipare e di dare il proprio contributo per migliorare le condizioni generali di vita e di vivibilità ambientale e sociale. Il 2018 si chiude con i botti dei ladri che imperversano, non solo a Silvi, come mai era accaduto… Ma ci conforta e ci rassicura in prospettiva l’impegno del sindaco Scordella, del Prefetto, del Questore e delle Forze dell’Ordine che, anche se non ce accorgiamo, stanno lavorando per porre fine a questo indesiderato fenomeno. Buon Natale e Buon Anno 2019 a tutti, di vero cuore!...