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editoriale

La fine dell’estate è sempre un momento particolare per la nostra città. C’è chi tira un sospiro di sollievo perché sa che è finito il tempo della confusione, dei rumori, delle notti insonni, dei parcheggi introvabili e delle multe selvagge... C’è anche chi si fa prendere dal magone perché rimpiange la vita, la movida, il sole, la spiaggia e i tuffi nel nostro bel mare... Ci sono quelli che tirano le somme sull’andamento delle loro attività per individuare le ragioni del loro successo o le cause degli scarsi risultati ottenuti. Insomma settembre si conferma il mese della riflessione. Anche noi stiamo riflettendo sui tre mesi da poco trascorsi e i pensieri si rincorrono, agitandosi nella mente come i componenti di un cocktail nello shaker. E si, perché sono tante le cose che sono successe: l’andamento altalenante del turismo; la carenza di manifestazioni estive; l’ultimo passaggio a livello esistente in città chiuso senza che fossero state offerte soluzioni alternative valide per chi se ne serviva quotidianamente; la pista ciclabile che, per quel poco che è stata realizzata, è stata solo oggetto di polemiche e sembra destinata a rimanere ancora per molto tempo incompiuta, le strade piene di buche e il verde di parchi e aiuole abbandonato... A tutte queste considerazioni si aggiunge la delusione per aver perso, in maniera non ancora pienamente compresa da tutti, il sindaco e la giunta comunale. Insomma, non è che ce la passiamo proprio bene. Ma non c’è neppure di che meravigliarsi: questa è la vita “normale” dell’uomo che, per sua natura, vive nella precarietà, nel dubbio e nell’incertezza del domani. Non per questo dobbiamo farci dominare dai cattivi pensieri, dall’angoscia e dal pessimismo: sarebbe la nostra definitiva rovina! Allora scuotiamoci, alziamo testa e antenne e guardiamo al futuro, al futuro di questa città che non è lontano e che aspetta di essere disegnato e programmato in vista delle prossime elezioni amministrative che ci saranno tra 7/8 mesi. In realtà di movimenti se ne avvertono diversi, anche se solo sui social finora. Com’è nostra buona regola, diamo spazio a tutti gli interventi certi di offrire un buon servizio ai cittadini, ai partiti, ai movimenti e... alla democrazia, ripartendo proprio da questo numero di Silvi 15.

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