Abbiate il coraggio di vivere il vostro sogno…
LA MISSIONE SPECIALE DI GIOVANI SPECIALI
Ci sono giovani che hanno progetti, ma non trovano il sostegno degli altri per portarli avanti, specialmente se si tratta di scelte di vita radicali
Pierpaolo è un giovane seminarista in missione a Silvi, che ha deciso di intraprendere la strada verso in sacerdozio e spesso, nella sua scelta di evangelizzare, si trova a incontrare spesso resistenze e pregiudizi. Ma ha un messaggio per tutti i giovani - religiosi e non - che sentono di avere una missione: “Abbiate il coraggio di vivere il vostro sogno e le vostre aspirazioni, ciascuno nella propria missione. E in questo ricordate che non siete soli e non potete arrivare al traguardo da soli: una missione è sempre condivisa, altrimenti non è una missione”. Nato e cresciuto nel teramano, ha deciso di entrare in seminario a Chieti: è nel gruppo dei giovani aspiranti sacerdoti che hanno trascorso la prima settimana di Ottobre in missione a Silvi, tra celebrazioni e visite alle comunità, alle famiglie, alle scuole e alle parrocchie. Nessuno è profeta in patria, ma Pierpaolo e i suoi compagni sono chiamati a svolgere la propria missione nel loro territorio. Nelle parrocchie si trovano davanti a chi ha le loro stesse convinzioni, in fatto di religione. Ma al di fuori c’è la società civile: ci sono le comunità, le associazioni, i malati, le persone. “L’obiettivo”, spiega, “non è il proselitismo, ma la testimonianza. E questo suscita interesse anche in chi vive al di fuori della Chiesa”. Entrano nelle scuole nelle ore di Religione Cattolica, come esperti della materia. Ma, racconta Pierpaolo “la nostra scelta e il nostro racconto incuriosiscono anche ragazzi che hanno l’esonero dall’insegnamento della religione”. Ancora oltre l’ambito delle scuole e della curiosità dei più giovani, c’è il mondo esterno al quale portare il messaggio in cui si crede: “Cerchiamo di evangelizzare nei locali, nelle piazze. Lì incontriamo molti più ostacoli, ma riscontriamo interesse in alcune persone e speriamo che la nostra testimonianza porti un beneficio anche a chi non crede”. Una scelta, quella di Pierpaolo e degli altri ragazzi, che ha un valore universale, non solo per i Cristiani. Racconta che si possono portare avanti idee e progetti anche controcorrente, accettando le reazioni altrui, senza perdere fiducia nella propria missione e nel proprio scopo nella vita: avendo Fede.