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Categoria: Eventi
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25 Aprile
75ª FESTA DELLA LIBERAZIONE
Conosciuta anche come Anniversario della Resistenza

04-25 aprile-fotoLa celebrazione del 25 Aprile rappresenta da 75 anni un punto fermo della nostra storia, dell’Italia che ha messo la parola fine a un trentennio segnato da due grandi guerre mondiali che causarono complessivamente oltre un milione di vittime, delle quali ben 130.000 furono civili uccisi dai nazisti. Un prezzo enorme che i nostri progenitori hanno pagato per prepararci il successivo lungo periodo di pace. Il loro sacrificio ha consentito l’avvio di una nuova era. È stato il primo grande passo verso la libertà di una nazione che usciva con le ossa rotte e con la distruzione di città e paesi colpiti con incredibile violenza dall’invasore tedesco e dagli stessi alleati costretti a bombardare a tappeto l’Italia per costringere alla resa i nazisti.

Proprio partendo dal loro esempio i padri fondatori della Repubblica hanno trovato la forza per risollevarsi ponendo le basi per la creazione di uno stato libero e democratico, codificandone i principi nella Costituzione per la cui completa applicazione non sono bastati i 75 anni appena trascorsi. Dico questo perché penso che la Resistenza non può definirsi del tutto compiuta con la liberazione dell’Italia: il reale obiettivo, ossia la realizzazione di uno stato europeo capace di garantire stabilità politica e sociale, nonché di assicurare la solidarietà tra tutte le nazioni che ne fanno parte, non è stato ancora compiutamente realizzato. In questi giorni carichi di drammaticità si ripropone con incredibile forza e attualità la constatazione che resta ancora molto da fare per dare completezza ai valori e al significato della Resistenza in Italia e in Europa. Nondimeno, in noi italiani, proprio in questo tempo di crisi e di paura, si sta manifestando la voglia di sopravvivere, di riappropriarci del passato per conquistare e costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli sul fulgido esempio che ci stanno dando gli eroi dei nostri giorni: medici, paramedici, infermieri, volontari della Protezione Civile e dalla Croce Rossa e tutte le forze dell’ordine che sono sempre e comunque in prima fila quando si tratta di soccorrere, aiutare e garantire sicurezza. Questa è la Resistenza dei nostri giorni che si esprime davvero come un’ideale di lotta e come un mezzo per andare avanti nella costruzione di una nuova società dove l’uomo possa vivere e agire nel rispetto dei doveri propri e dei diritti degli altri ispirati al principio di vera solidarietà tra cittadini e tra popoli. Non è più tempo di strumentalizzare la Resistenza come un valore da sfruttare per propri fini personali o politici, nè come un vessillo da sbandierare all’occorrenza. Con questo invito alla riflessione che faccio a me stesso e a voi miei concittadini, auguro un sereno 25 Aprile foriero di vita nuova, di forte speranza e di grande fiducia che insieme, anche sull’esempio dei martiri della Resistenza, supereremo questa grande prova…