Giovani e futuro
“MOBILITÀ E OCCUPAZIONE GIOVANILE IN EUROPA”
Interessante incontro con gli studenti dell’Alberghiero “A. Zoli”
Gli assessorati alla Pubblica Istruzione a alle Politiche comunitarie del Comune di Silvi, in collaborazione con lo Europe Direct Abruzzo Nord/Ovest e con la Rete Eures Regione Abruzzo, lo scorso 20 febbraio hanno tenuto un incontro con gli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero Adone Zoli di Silvi. “E stata – ha detto l’assessore Giuseppina Di Giovanni - l’occasione per far conoscere agli alunni delle classi quinte, circa 50 ragazzi, le opportunità di mobilità e occupazione giovanile in Europa. Sono d’accordo con la dirigente scolastica, Prof.ssa Paola Angeloni, che ha proposto di ripetere questo genere di incontri e provare a farli diventare un appuntamento fisso”. La collaborazione con lo Zoli sui temi dell’Europa proseguirà a maggio quando i ragazzi dell’Istituto prepareranno un aperitivo tematico, approfondendo le tradizioni culinarie dei paesi di provenienza degli ospiti europei del Comune di Silvi che verranno a Silvi come parte del progetto Pop Up Europe”. “Abbiamo colto l’occasione per donare agli studenti – ha detto l’assessore Alessandro Valleriani - le borracce con il logo del progetto che consentiranno di diminuire l’uso della plastica in quanto l’Istituto nella sua sede di Silvi ha attivo un distributore di acqua potabile. Il Comune è capofila di un progetto Erasmus, che prevede la diffusione di una maggiore conoscenza dell’Europa tra i cittadini – ha aggiunto l’assessore Valleriani – per questo stiamo portando avanti anche altre iniziative che coinvolgeranno con progetti mirati, oltre al mondo della scuola, la cultura, lo sport e la biblioteca comunale”. “Aiutare i giovani a progettare il loro futuro – ha detto il sindaco Andrea Scordella – è un impegno che ci siamo proposti tra le cose importanti da fare. Per questo cerchiamo di sfruttare tutte le occasioni che si presentano da Regione, Stato e Unione Europea per offrire ai giovani opportunità concrete di crescita culturale e professionale che potranno essere decisivi per una loro futura mobilità e occupazione nelle nazioni che fanno parte dell’Unione Europea”.