Uni3età Terre del Cerrano
OLIO, VINO, LIQUIRIZIA E MARE
I “profumi” silvaroli oggetto di affascinanti lezioni

Dal 31 Gennaio ad oggi gli incontri compresi nell’anno Accademico 2018/2019 della Università della 3ª Età “Terre del Cerrano di Silvi, hanno avuto i tipici profumi silvaroli di... vino, di liquirizia, di mare. La sommelier Natascia Saetta che in un precedente incontro ci aveva introdotto alla scoperta della delizia dell’olio, ci ha avviato anche a scoprire il buon bere e il metodo per gustare le delizie del vino approfondendo le nostre empiriche conoscenze; piccole, ma fondamentali azioni e utili consigli per conoscere, apprezzare e utilizzare al meglio l’inebriante dono di Noè.
Com’era prevedibile, la lezione ha entusiasmato tutti e dopo la teoria siamo passati alla pratica e, secondo le regole apprese, abbiamo degustato nei calici scintillanti un bianco elegante, fresco e giovane, lo “Zeppino” della Cantina Fuschi di Silvi, nota azienda che non finisce mai di stupire. Il dott. Adriano De Ascentiis ci ha condotto, con un’interessante ed ampia relazione ,alla conoscenza storico-scientifica e alla riscoperta del vissuto esperienziale dei Silvaroli e degli Atriani in merito alla liquirizia; liquirizia come pianta spontanea locale dalle molteplici proprietà benefiche; liquirizia come materia prima della farmacopea e dell’industria dolciaria; liquirizia come fonte di lavoro per uomini e donne del nostro territorio. Infine, quasi per naturale approdo, l’UNI3età ha proposto l’argomento più caratterizzante e significativo per la cultura silvarola: il mare e la pesca nella Silvi del passato. L’incontro condotto dal prof. Franco Mancinelli, già docente di matematica, è stato un tuffo, “‘na cafolle” nel limpido mare di Silvi dalle paranze, dalle lancette, dalle lampare che non lo navigano più. Quel mare che abbiamo ricordato com’era: vivo e affollato di pesci, di barche e di pescatori, profumato di albe e di tramonti, di reti stese al sole, di pesce fresco nelle “canestre”, sonoro di onde e sciacquii, di sudore e sacrifici, di risate di bambini liberi, di gergo gridato dai pescatori intenti al lavoro ,arricchito dalla sapienza di uomini semplici , intelligenti e forti che dominavano la forza del vento e del mare con le antiche strategie di navigazione, di pesca tramandate di padre in figlio, di pescatore (lu marinare) in pescatore, di silvarolo in silvarolo. Di tutta la cultura marinara a Silvi non è rimasto solo quello che l’Associazione Fratello Mare ha sapientemente e pazientemente riportato alla luce. È rimasto il ricordo di chi ha vissuto gli ultimi decenni di quella realtà, di chi ricorda padri e nonni che hanno trascorso la loro vita sul mare, di chi come il prof. Mancinelli, relatore appassionato e studioso esperto dell’argomento, con una lunga ricerca e lo studio personale ha recuperato e prodotto una documentazione preziosa. In sintesi, dunque, il mese di lezioni trascorso si può riassumere in vino, liquirizia e pesca come sublime connubio tra terra e mare, elementi imprescindibili della vita del nostro territorio e della sua storia. Prossimi appuntamenti:
Giovedi 28 febbraio
Prof. Giorgia Blasiotti
Storia: “Dall’AES grave alla Lira”
Giovedi 7 marzo
Prof.ssa Concetta Fuschi
Arte: “Van Gogh e le Emozioni nel colore”
Giovedi 21 marzo
dott. Gianni D’Alessandro
Letteratura: “Publio Ovidio Nasone”
Giovedi 28 marzo
dott. Alberto Colazilli
Ambiente: “Restauro del paesaggio”

Gabriella Mancinelli