LU SANT’ANDONIJE ABBATE DI SILVI
La tradizione e la cultura nella rievocazione dell’antica festa di Sant’Antonio Abate è stata riproposta anche quest’anno dall’Associazione Culturale “Città di Silvi” con la sua Corale “P. Giovanni Lerario” diretta da Franco Costantini e accompagnata alla fisarmonica da Giordano D’Eustachio. La prima serata si è tenuta, il 17 gennaio giorno della festa del Santo eremita, al Centro Anziani dove la Newlaser ha organizzato una magnifica serata di cultura e gastronomia che ha registrato il solito en plein grazie alla simpatia delle “laserine”, alla gustosa polenta con salsicce e agli ottimi “cillitte”. La seconda serata si è svolta nella Chiesa dell’Assunta, la sera di domenica 20 gennaio dopo la S. Messa vespertina.
Tre le versioni de “lu Sant’Andonije” eseguite con la consueta bravura dalla Corale “Lerario”, due strettamente popolari e una terza del genere operettistico/teatrale composto dal maestro Antonio Di Ioro negli anni ’20 del secolo scorso. Tutti hanno accolto con simpatia e ammirazione l’iniziativa proposta dalla più antica associazione silvarola che per ben tre domeniche (14, 20 e 27 gennaio) è stata invitata a presentare Lu Sant’Andonije anche al noto ristorante di Bisenti, Abruzzo Incantato, accolto da un pubblico incontenibile ed entusiasta, interpreti principali Vincenzo Comignani (Sant’Antonio) e Gernando Castellano (Diavolo).
A Silvi Paese il santo protettore degli animali domestici, amato e venerato dai nostri avi, è stato festeggiato e commemorato grazie al parroco Don Gaston che ha organizzato diverse serate con le celebrazioni religiose in chiesa e la rappresentazione con canti in piazza dove sono stati allestiti stand enogastronomici.
Giulia Stasi