Anche quest’anno possiamo ammirare il presepio che l’Associazione Fratello Mare presenta nella fontana a lato dell’ingresso della chiesa di San Salvatore; l’autore dell’opera è il socio Gianfranco Mastrangelo, bravo, caparbio e instancabile come sempre. Il quadro presenta, al centro del Mare Adriatico, una tenda posta su un battello che protegge Gesù Bambino, i Genitori e i due animali canonici. Ad un osservatore posto a sud, appaiono due paesi a oriente e a occidente: quello sulla sponda occidentale lo riconosciamo facilmente, è Silvi; l’altro, sulla sponda orientale, è Dulcigno o Ulcinj, città montenegrina. Il motivo cha ha portato a rappresentare queste due ridenti cittadine marittime sta nel fatto che esse sono, per così dire, imparentate. Verso la fine del 1400, infatti, con l’intervento di Ferdinando, re delle due Sicilie, cittadini di Dulcigno, per evitare incursioni turche, si trasferirono a Silvi, rinvigorendo così la popolazione silvarola decimata da guerre, pestilenze e carestie. La nuova comunità si integrò tanto bene con la preesistente che per lungo tempo gli abitanti di Silvi furono chiamati anche dulcignotti. Altre affinità accomunano le due città, ma non è questo il luogo di parlarne. Sia, invece, questa breve nota un invito alla nostra Amministrazione Comunale a pensare a un gemellaggio di Silvi con Dulcigno...
Franco Mancinelli