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Penso
Poesia di Laura Maggio dedicata al 25 Novembre “Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
Penso e ripenso
al senso della vita,
alla connessione sospesa nel vuoto
e alla vita interiore.
Diario della Gita di Arcotenda
A Torino dal 30 settembre al 3 ottobre ospiti alla Casa Madre delle Suore Figlie della Sapienza
Il viaggio per Torino è stato lungo ma noi non ci siamo stancati, anzi è stato piacevole. Abbiamo pranzato al sacco, fermandoci all’autogrill. I panini erano buoni, avevamo tanta fame. All’arrivo siamo rimasti meravigliati nel vedere l’immenso parco con alberi secolari e la statua di Gesù.Tante panchine davano sul viale. All’ingresso ad accoglierci con affetto e amore c’era Suor Maria, era felice nel vederci tutti. Siamo arrivati nel tardo pomeriggio e Suor Maria ci ha accompagnati aiutandoci con le valigie nelle camere.
Conalpa Onlus
LETTERA APERTA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…
Prendetevi cura del nostro Verde e date anche la possibilità a cittadini ed associazioni di collaborare! In un momento storico in cui più che mai il concetto del Verde Pubblico acquisisce sempre più valore in quelle città che puntano concretamente al loro rilancio con occhio lungimirante, noi riteniamo una buona cosa scrivere questa lettera aperta indirizzata all’amministrazione comunale di Silvi e con la quale vorremmo rendere partecipi anche i nostri concittadini. Non stiamo a ribadire concetti sui quali ci siamo soffermati più e più volte quindi, senza sacrificare troppo i lettori chiediamo alcune azioni che potrebbero essere subito messe in pratica, sarebbe semplicemente una buona scelta politica per il territorio. Alberi che si seccano.
APPELLO AI SILVAROLI, popolo di santi, poeti, navigatori e...
Spesso attraverso i social, abbiamo il piacere di ammirare vecchie foto di Silvi. Questo suscita amarcord e nostalgie che appartengono ad un epoca passata intrisa di grandi difficoltà ma al tempo stesso di una caratteristica unica nella quale tutti si riconoscevano... il paese...” esse, lu Silvarole”.Certo, in quegli anni il paese era sicuramente un paese “provinciale”, con i suoi riti, usi e costumi, ma era Silvi, con la sua grande marineria, con i suoi fenomeni calcistici, con il suo mare e la sua campagna e con le sue famiglie... insomma CON LA SUA IDENTITÀ... che del resto era comune a molti paese e paesetti di quell’Italia che fino alla fine degli anni ’70 era ben visibile e riconoscibile in alternativa al VILLAGGIO GLOBALE ODIERNO.
Una giornalista, “silvarola dentro”…
Silvi la considero un po’ anche “mia”. Ho trascorso in questa cittadina per un ventennio tutta l’estate. Da quando sono in pensione, poi, vivo a Silvi almeno tre quarti dell’anno. Posso, dunque, ben dire di aver visto crescere e moltiplicarsi la popolazione, il cemento, il turismo e tutte le cose che questo importante processo sociale ha comportato. Sono una donna curiosa per formazione, per studi e per professione (giornalista). Nel tempo vissuto qui, sono stata spettatrice attenta di quel che accadeva osservando i mutamenti della città, dei suoi abitanti e delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Quante cose sono cambiate negli ultimi 50 anni!