Gaetano Vallescura
UN SINDACO DA DIMENTICARE
E’ difficile trovarne uno peggiore tra i suoi predecessori
Cominciamo dall'ultima: tre consiglieri della sua Amministrazione escono dal gruppo di maggioranza perché vilipesi, scandalizzati dall'immobilismo e dall'atteggiamento ipocrita, distruttivo della compagine più ristretta del Sindaco. Tra essi due assessori, Annapaola Mazzone e Sergio Adonide. E' sulla coscienza di tutti i silvaroli che seguono la vita amministrativa, quanto questi assessori abbiano affrontato il loro mandato elettorale con impegno esemplare e determinati a fare, a costruire Silvi mattone su mattone, non a caso sono stati i più “visibili” per il Paese e non a caso essi furono premiati dall'elettorato con quasi settecento voti! Gaetano che fa? Li sostituisce con Gabriele Cichella e Nicola Orsini. Sulla qualità e sulle potenzialità professionali ed etiche di questi ultimi lascio esprimere l'opinione pubblica, che ben li conosce; fatto rimane che essi riuscirono a superare appena duecento voti, messi insieme! Bocciati dal popolo e promossi dal Sindaco! Sono proprio degni di un Primo Cittadino che pur di rimanere al suo posto preferisce arrostire sulle sue bravate, sulle sue scelte catastrofiche per la politica e per Silvi. Un Sindaco che è stato capace di farci vergognare con le sue orazioni strillate e piene zeppe di errori grammaticali, con le sue interviste televisive scandalose, con le sue infinite e ridicole promesse popolari senza nessun riscontro, con le sue sceneggiate che hanno fatto ridere persino i giornalisti che dovevano commentarle, con le sue decisioni castranti e umilianti nei confronti di giovani pieni di volontà e di amore per il Paese, come Valentino Di Francesco e Alessandro Valleriani. Forse quando si lanciò col paracadute, voleva veramente farla finita... con la politica, ma lui è il tipo che si lancia “abbracciato”, incollato a chi veramente sa il suo mestiere cercando (senza riuscirci) di rubargliene gli onori! La sua ipocrisia è così evidente, che riesce persino a sghignazzare in presenza di un pubblico disperato, addolorato dal lavoro perso, dalle tasse comunali incredibilmente alte rispetto ai comuni vicini; un atteggiamento immorale che ricorda tanti dittatori di paesi affamati e che si godono la vita con cene ed amanti. Talmente attaccato al potere, che cerca di resistere sotto la scure di un fallimento amministrativo senza precedenti e ormai travolgente, aspettando che Silvi stramazzi meditando le sue rovine... Il Vice Sindaco Marini avverte il suo fetore, cerca di liberarsi frettolosamente delle sue pretesissime deleghe diventate decisamente ingombranti, scottanti e delle quali si era tanto vantato “il ragioniere”, dimostrando con un'eclatante fuga quanto coraggio ha nell'affrontare una coalizione ormai al collasso elettorale, ma non ha fatto i conti con il suo accolito Di Francesco, che si è rivelato più intelligente di quanto avesse valutato, ha dovuto fare una clamorosa e umiliante marcia indietro, quindi è scattata la reazione di infantile grandeur: ha fatto scrivere che è impegnato per preparare una lista trasversale che, con un dilettantismo disarmante, richiama ad un futuro “governo Monti in piccolo”...già, lui sarebbe il piccolo Monti, magari benedetto da un piccolo Napolitano, ovvero “il ragioniere”...Povera Silvi, ma dove li andiamo a trovare di peggiori?