COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLABILE
La Webstrade invita il Comune a rivedere il progetto

“In relazione dell’articolo apparso sul Centro del 14 aprile “Riaperta la procedura di gara per la nuova pista ciclabile” l’associazione di professionisti WEBSTRADE (sicurezza stradale, riqualificazione urbana, mobilità sostenibile) che ha progettato il 1° lotto della Pista Ciclabile di Silvi e ha collaborato per ottenere il finanziamento di 1.500.000 di euro del secondo lotto del quale ha redatto il primo progetto, invita il Comune a rivedere il nuovo progetto prima di affidare i lavori all’impresa appaltatrice per i seguenti motivi.
1) Visto che il Comune di Silvi ha dato l’incarico per la redazione del PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile) dal 09.09.2019, sarebbe logico che la pista ciclabile, recentemente approvata dalla Giunta Comunale, fosse inserita nel PUMS, strumento di pianificazione intercomunale della mobilità sostenibile che, secondo la normativa vigente, dovrebbe essere redatto da comuni associati che abbiano almeno 100.000 abitanti e approvato dai rispettivi Consigli Comunali.
2) Nel progetto dell’opera approvato dalla Giunta, sono preoccupanti sia l’abbattimento di tanti alberi, sia le tante criticità denunciate dai cittadini e dai tecnici in occasione degli incontri pubblici, non ancora risolte.
3) Se dovesse essere realizzato quel progetto, i otterrà un peggioramento della mobilità sostenibile che andrà a scapito dei pedoni (che dovranno condividere con le biciclette lo stesso marciapiede), in contrasto con i principi della mobilità sostenibile e a quelli della riqualificazione urbana.
4) L’eliminazione dei marciapiedi lato collina, prevista dal progetto approvato dalla Giunta, non è ammessa dalla legge. Infatti, Le Direttive per i Piani del Traffico confermano che al primo posto nella gerarchia di traffico c’è il pedone, a cui primariamente va garantita la sicurezza nell’assegnazione dello spazio stradale. Così come lo stesso Codice della Strada prevede che, anche in caso di assenza di marciapiedi “deve essere lasciato uno spazio sufficiente per il transito dei pedoni comunque non inferiore ad un metro” (CdS Art. 157 c.2). È impensabile, che laddove ci sono dei marciapiedi minimi, questi vengano eliminati per far spazio alla sosta dei veicoli, poiché è necessario garantire un percorso continuo e sicuro per l’utente più debole della strada: il pedone.
5) Sono ugualmente discutibili per la sicurezza stradale alcune soluzioni tecniche adottate dal progetto, contestate dai tecnici di WEBSTRADE, per cordoli, passaggi pedonali, ingressi, passi carrabili... ritenuti pericolosi. Alla luce di tutto ciò, l’affidamento dei lavori di un progetto pieno di criticità, che necessiterebbe di molteplici rivisitazioni e aggiornamenti, rischierebbe di bloccare numerose volte il cantiere con la formazione di riserve e richieste di rimborso danni per fermo cantiere o per varianti in corso d’opera, da parte dell’impresa che si aggiudicherà la gara, a discapito dei lavori, delle opere da realizzare e dell’interesse della comunità”.

Associazione di Professionisti
WEBSTRADE